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"Beautiful dreamers": il jazz Usa del Bill Frisell al Jolly

Il concerto del trio capitanato dal chitarrista americano Bill Frisell, in programma martedì 1 aprile alle 21.30, al Teatro Jolly di Palermo per la rassegna "Nomos Jazz"

Balarm
La redazione
  • 30 marzo 2014

Una musica frizzante resa possibile grazie alla chitarra di Bill Frisell che per la rassegna "Nomos Jazz" salirà sul palco del Teatro Jolly di Palermo, martedì 1 aprile alle ore 21.30, per il concerto dal titolo "Beautiful dreamers" accompagnato da Eyvind Kang (viola) e Rudy Royston (batteria).

William Bill Frisell, chitarrista e compositore tra i più rappresentativi nella storia del jazz, acclamato dal pubblico newyorkese, è nato a Baltimora, negli Stati Uniti nel 1951. Nei dischi a suo nome, come nelle collaborazioni con altri musicisti, ha spaziato tra i più diversi generi e stili.

Ha passato gran parte della sua giovinezza nella zona di Denver in Colorado dove ha studiato musica alla University of Northern Colorado. Ha anche studiato alla Berklee School of Music di Boston con Jim Hall, che avrà una grande influenza sul suo stile.

La carriera da professionista inizia nel 1979 quando Pat Metheny, impossibilitato a partecipare ad una session, lo raccomanda a Manfred Eicher della ECM. A quel punto Frisell diventa il chitarrista interno dell'etichetta, suonando in diversi dischi, tra cui "Paths", "Prints" di Jan Garbarek nel 1981. Il suo primo lavoro solista è "In Line", un disco di sola chitarra tranne un'apparizione di Arild Andersen al basso in una traccia.

Bill Frisell si trasferisce a New York City, dove si creano collaborazioni durature: il leggendario trio di Paul Motian, con Joe Lovano al sassofono. Il quartetto con Kermit Driscoll al basso, Joey Baron alla batteria e Hank Roberts al violoncello. L'enturage di John Zorn (quelli del gruppo Naked City), ma anche Bobby Previte, Tim Berne, Wayne Horvitz.

Nella seconda metà degli anni '90 si trasferisce a Seattle, dove si lega a nuovi musicisti e a nuovi stili. Approfondisce così il suo interesse per gli stili classici americani, il country, il bluegrass e il blues, mostrando un lato sempre più intimo.

Nel 1995, fra le altre cose, compone le musiche originali per il film "La scuola" del regista italiano Daniele Luchetti. Il regista racconta che i brani della colonna sonora sono stati composti a casa di Frisell. Il chitarrista improvvisava i temi della colonna sonora mentre guardava una copia in italiano e non ancora finita del film che lo stesso Luchetti aveva portato con sé a Seattle.

Del 2001 pubblica "Bill Frisell with Dave Holland and Elvin Jones", interessante disco dove spesso il suono del trio diventa da quartetto, mentre nel 2015 vince il Grammy Award nella categoria "Best Contemporary Jazz Album" per il suo disco "Unspeakable".

Il costo del biglietto è di 22 euro e si può acquistare online presso il sito del teato Jolly o direttamente presso il botteghino del teatro aperto al pubblico dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30 tutti i giorni tranne il lunedì.

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