LIBRI
Auditorium Rai: Dorfles presenta "Materia Luce”
"Materia Luce" vuole essere una riflessione sul rapporto tra la scultura, tramite Mimmo Di Cesare e la fotografia, tramite Giovanni Battista Falcone
“Materia Luce, paesaggi memoriali” è il nuovo libro di Mimmo Di Cesare e Giovanni Battista Falcone che verrà presentato, mercoledì 21 ottobre alle 18 a Palermo, all’Auditorium della Rai (viale Strasburgo 19), dal noto filosofo, critico, pittore, pianista e professore Gillo Dorfles. Il volume fotografico in bianco e nero interpreta le opere orafe e scultoree di Di Cesare esposte alla mostra “Soli – Meridiani - Isole” che si è tenuta l'anno scorso nella storica galleria Agorà di Palermo. Dorfles alla soglia dei cento anni (mancano appena cinque mesi al suo compleanno) è uno dei protagonisti più autorevoli della scena mondiale dell'arte. Egli stesso è autore di critiche folgoranti sui nuovi movimenti e stili che si affacciano sulla scena internazionale. Legato da lunga amicizia a Di Cesare il critico spiegherà da una parte il significato e la poetica dell'artista siciliano da anni trapiantato in Toscana e dall'altra il ruolo della fotografia come strumento per reinterpretare, con il gioco della luce, le opere d’arte trasformandole in un altro prodotto artistico che assume valore in sè.
Gillo Dorfles, professore di estetica presso le Università di Trieste e di Milano, nel 1948 fu tra i fondatori del Movimento per l'arte concreta (insieme ad Atanasio Soldati, Galliano Mazzon,Gianni Monnet, Bruno Munari) e nel 1956 diede il suo contributo alla realizzazione dell'ADI (Associazione per il disegno industriale). Per tutti gli anni 1950 prende parte a numerose mostre del Mac, in Italia e all’estero. Considerevole è stato il suo contributo allo sviluppo dell’estetica italiana del dopoguerra, a partire dal "Discorso tecnico delle arti" (1952), cui hanno fatto seguito tra gli altri "Il divenire delle arti" (1959) e "Nuovi riti, nuovi miti" (1965). Nelle sue indagini critiche sull’arte contemporanea Dorfles si è spesso soffermato ad analizzare l’aspetto socio-antropologico dei fenomeni estetici e culturali, facendo ricorso anche agli strumenti della linguistica. L'ultimo suo lavoro è "Horror pleni - La (in)civiltà del rumore" (2008), in cui analizza come la "scoria massmediatica" dei nostri tempi abbia soppiantato le attività culturali. Nel 2009 pubblica un inedito d'eccezione: "Arte e comunicazione" in cui mette la teoria alla prova con alcune applicazioni concrete particolarmente rilevanti e problematiche come il cinema, la fotografia, l’architettura.
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