CINEMA E TV
"Animaphix": grandi numeri per il festival d'animazione
Grandi numeri e afflusso di pubblico per la seconda edizione di "Animaphix", festival del cinema d'animazione, tenutasi a Bagheria dal 29 al 31 luglio
I film d'animazione, che siano lungometraggi o cortometraggi, hanno la capacità di trasmettere le emozioni con immediatezza e delicatezza. Una capacità apprezzata, che ha fatto in modo che "Animaphix", il festival del cinema d'animazione che si è tenuto a Bagheria, riscuotesse grande successo.
Risultati di spicco, infatti, quelli che a livello di numeri e pubblico hanno segnato la seconda edizione del festival, che con tredici proiezioni e venti incontri ha attratto turisti e appassionati.
Nato nel 2015 da un'idea di Rosalba Colla, presidente dell’associazione culturale Qb di Bagheria, e dalla collaborazione di professionisti del settore cinematografico, il festival è stato realizzato quest'anno grazie al sostegno del main sponsor SIAE e alla collaborazione del Comune di Bagheria.
Fitto il programma che ha coinvolto il pubblico: fra le tante attività, ogni mattina il pittore e grafico Leonardo Carrano ha tenuto un workshop di lavorazione su pellicola 35mm e si sono tenute cartes blanches tra incontri e proiezioni, con ospiti internazionali del calibro della regista Céline Devaux.
«Nel corso dell’anno organizzeremo laboratori, rassegne e altre iniziative culturali di promozione e avvicinamento alla prossima edizione di cui possiamo prevedere un numero maggiore di addetti ai lavori, ospiti internazionali e un ulteriore riscontro di pubblico».
«Già da settembre prossimo - continua Rosalba Colla - dopo la fase di completamento e di valutazione di questa seconda edizione, la macchina organizzativa sarà operativa per la realizzazione del festival nel 2017»
Il festival ha visto competere dei cortometraggi di grande impatto emozionale. Il vincintore è stato "Löss" di Yi Zhao, corto dei Paesi Bassi che narra una storia estrema di violenza in un ambiente estremo.
Menzione speciale a "If ou le Rouge Perdu", cortometraggio canadese di Marie-Hélène Turcotte, l’incrocio di un’immaginazione femminile e universale, un’odissea inchiostrata a punta fine.
Il premio del pubblico è andato invece a "Journal Animè" di Donato Sansone, una decostruzione, delle foto stampate del quotidiano francese "Libération".
"Animaphix", si è confermato uno spazio culturale che è riuscito nell'intento di dare luce a vere produzioni d’autore indipendenti, frutto di intelligenti sperimentazioni e curate coniugazioni di linguaggio e immagine.
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