LIBRI
Alla scoperta degli oratori palermitani
L’apertura, durante le festività natalizie, degli oratori serpottiani, fiore all’occhiello dell’arte palermitana, ha fatto sì che questi splendidi e in alcuni casi poco noti monumenti risultino adesso un po’ più familiari al pubblico cittadino, che ha potuto, così, scoprire tutto un mondo fatto di putti, sante atteggiate secondo le movenze e la grazia di dame, scene sacre entro teatrini, ricami e festoni di un bianco abbacinante, echi di un mondo ormai lontano. Per chi volesse continuare a calarsi negli splendori di stucchi e marmi, affreschi e dipinti, o rivivere le emozioni delle visite fate durante le vacanze di Natale, ci sentiamo di consigliare senza dubbio la ricchissima pubblicazione “Palermo. Guida agli oratori” dello studioso palermitano Pierfrancesco Palazzotto, con presentazione di Donald Garstang, edita da Kalòs nella collana “Itinerari d’arte” (pp. 285, foto a colori e b/n, 34 euro). Soddisferà l’esperto e il curioso, l’appassionato d’arte e lo studente, poiché offre un’articolata serie di schede dedicate a più di quaranta oratori, alcuni più celebri, altri poco conosciuti, nascosti in vicoli e piazzette del centro storico, divisi nei quattro mandamenti cittadini. L’accompagnano un generoso corredo illustrativo e un saggio introduttivo, in cui Palazzotto ricostruisce la storia delle associazioni laicali con fini devozionali, spirituali e assistenziali, spesso anche segrete – confraternite, congregazioni, compagnie – che, soprattutto a partire dal XVII secolo diedero forte impulso alla costruzione degli oratori, edifici legati alla funzione di riunione e di culto.
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