ARTE E ARCHITETTURA
All'Albergo delle Povere si presenta l'arte etrusca
Un'anteprima, ad ingresso gratuito, della nuova collezione etrusca finalmente riunita, prima dell’esposizione definitiva al Museo Regionale Salinas
Una prova generale di un grande evento: il Reale Albergo delle Povere ospita da fino a domenica 6 gennaio la mostra “Gli Etruschi a Palermo", un'anteprima della nuova presentazione al pubblico della collezione etrusca, prima dell’esposizione definitiva all’interno del Museo Regionale Salinas, il cui restauro dovrebbe essere terminato entro i primi mesi del 2013. Per la prima volta la collezione mette finalmente insieme i reperti lapidei, le terrecotte, i bronzi, le ceramiche, gli avori, in una visione unitaria che mancava nel precedente allestimento museale.
La mostra, che può essere visitata ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 ad eccezione di domenica e festivi, è ad ingresso gratuito: la Collezione Casuccini, acquistata nel 1865 dal Regio Museo di Palermo, è senz’altro una delle più importanti raccolte di materiali etruschi esistenti in Italia e comprende circa 10.000 reperti. «E’ un’esposizione bellissima – spiega Agata Villa, direttore del museo Salinas e coordinatore scientifico della mostra – che presenta una collezione unica di reperti dell’epoca etrusca, salvati dalla dispersione e assicurati al patrimonio nazionale grazie alla segnalazione dell’allora Commissione di Antichità e Belle Arti della Sicilia e del ministro dell’Istruzione, Michele Amari. I reperti furono acquistati per 35 mila lire dell’epoca e collocati nel museo nazionale di Palermo, oggi museo archeologico regionale Salinas»
La mostra propone una selezione di grande bellezza delle opere della collezione etrusca: bronzi, ceramiche e avori sono esposti secondo un criterio cronologico, proponendo in mostra per la prima volta alcune opere. Spiega la Villa: «Tra i reperti più preziosi c’è un canopo, ovvero un monumentourna funeraria indicato con il nome di Plutone, risalente alla prima metà del VI secolo». Dall’Attica arrivano ancora vasi e oinokoe (i vasi per il vino), dalla cittadella etrusca di Poggio Gallinella provengono una serie di reperti lapidei, parti di monumenti funebri realizzati con sovrapposizioni finemente scolpite, ritratti e animali mitologici.
«Questo evento – dice l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Amleto Trigilio – offre la duplice possibilità di valorizzare la struttura museale dell'Albergo delle Povere e consente ai visitatori di apprezzare un'esposizione unica al mondo, riallestita per l'occasione. I nostri capolavori devono essere ammirati, non dobbiamo chiuderli in depositi polverosi. Nei nostri magazzini esistono opere d’arte che possiamo offrire al pubblico a costo zero. Questa, come altre iniziative, sono il segnale di come si può fare grande cultura anche con investimenti ridotti».
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