CULTURA
AISM: "Una storia per una vita" a Villa Giuditta
Una manifestazione artistica a 360°, che vedrà come protagonisti il poema "Il Cantastorie", dello scrittore Matteo Zito, la danza e la musica
Un evento letterario, artistico e musicale, organizzato da Matteo Zito e Maria Angela D’Agostaro per L’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di Palermo: "Una storia per una vita" avrà luogo mercoledì 30 marzo alle ore 18 a Villa Giuditta (via San Lorenzo Colli 17, Palermo). L’evento avrà inizio con una Tavola rotonda in cui interverranno il Presidente dell’AISM - Palermo Marcello Oddo, Maria Angela D’Agostaro, Calogero Licata, Alberto Samonà, che presenteranno "Il Cantastorie", poema del giovane scrittore Matteo Zito. L’autore renderà omaggio all’essenza dell’arte del "ramingo cantastorie", spinto dalla chiave necessaria per narrare: la passione. Il poemetto è articolato in maschere tante quante sono i racconti narrati dal nuovo cantastorie. Una ballata ritmata da rime, i versi si susseguono e sprigionano tinte forti, ove predomina il rosso, il nero e infine il bianco: scorre il sangue a fiumi, la morte fa la sua apparizione e la luce scintilla per la redenzione. L’amore per quest’arte è espressa visceralmente così come è altrettanto presente l’omaggio a quei maestri ed antenati che hanno reso la Poesia Somma. L’autore canta attingendo ad un linguaggio, uno stile apparentemente contemporaneo il taosting, che sta alla base della musica hip hop, in cui il procedimento iconico si erge per animare storie di nuovi eroi: l’operaio, il soldato, l’immigrato.
«I vinti di questa società hanno voce, il nuovo paladino è un moderno saltimbanco che con tono urlante e poetico denuncia la rabbia che serpeggia tra il popolo terrestre, in attesa che qualcosa possa cambiare, che la signora memoria pur grondante di dolore si rigeneri nella luce della speranza. - spiegano gli ideatori delli'iniziativa - Il lettore diventa ascoltatore, si sdoppia, viaggia tra le rime, la ragione richiama il cuore, la percezione dei versi danza con l’illusione di una realtà ad arte costruita per essere demolita, incenerita e quella traccia lasciata echeggia, colpisce e ferisce; non si può dimenticare, la coscienza è sempre lì pronta a bussare». “ … Seguo la nave con la maestosa croce. Nel silenzio odo una voce: “Non fermarti”… o ancora Fuoco arde alimenta la penna. Fuoco arde dentro di me non si arrende. Nel sottile foglio l’inchiostro è vano se lo stolto ignavo critica l’essere umano: i mille difetti, i pianti, i sorrisi e i lamenti, rinnega la sua essenza: questi versi di Matteo Zito sono incorniciati dal tratto e dal talento dell’artista Ernesto Graditi che ha illustrato alcuni momenti del Cantastorie e che si esibirà attraverso l'action painting.
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