ATTUALITÀ
Acqua Geraci e Amnesty per i diritti umani
"La libertà a volte costa una vita" è lo slogan della nuova campagna pubblicitaria di Amnesty International e l'acqua Geraci volta alla sensibilizzazione riguardo il tema dei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale che proprio quest'anno compirà sessant'anni. La collaborazione tra Amnesty, che dal 1961 si batte per la tutela dei Diritti Umani, e l’azienda è nata grazie all’impegno degli attivisti dell’organizzazione in particolare di Cristina Accardo, responsabile della Circoscrizione Sicilia, di Roberto Zampardi, responsabile relazioni esterne e di Patrizia Mazziotta di Amnesty Palermo. «Sostenere Amnesty - spiega Rita Spallina, direttore dell’azienda - vuol dire difendere i diritti e le libertà fondamentali di ogni essere umano. Questa campagna rappresenta la scelta di comunicare e condividere valori in cui si crede. Tra le battaglie di Amnesty ci coinvolge di più quella in favore dei diritti delle donne “Mai più violenza sulle donne” quella violenza purtroppo che è anche un piaga italiana». I dati di Amnesty mettono in evidenza infatti che quella domestica è la forma di violenza più diffusa nel mondo a prescindere dalla classe sociale, la razza, la religione, l’età; le donne la subiscono da parte degli uomini con cui condividono le loro vite. La nuova campagna pubblicitaria si inserisce nel 60° anniversario della dichiarazione Universale dei Diritti Umani che fu adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Nei trenta articoli di cui si compone viene proclamato il diritto alla vita, alla libertà e sicurezza individuali, ad un trattamento di uguaglianza dinanzi alla legge, ad un processo imparziale e pubblico, ad essere ritenuti innocenti fino a prova contraria, alla libertà di movimento, pensiero, coscienza e fede, alla libertà di opinione, di espressione e di associazione. Vi si proclama inoltre che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture o a trattamento o punizioni crudeli, disumani o degradanti e che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire del tempo libero e di adeguate condizioni di vita e a ricevere un’istruzione. Si contempla inoltre il diritto di chiunque a costituire un sindacato o ad aderirvi e a richiedere asilo in caso di persecuzione.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Ne esistono solo tre al mondo e una è in Sicilia: cos'è la (prestigiosa) "Phiale Aurea"