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A Palermo rinasce la chiesa dei Santi Euno e Giuliano

Riapre a Palermo, dopo settant'anni, la chiesa dei Santi Euno e Giuliano alla Magione, che sarà aperta gratuitamente al pubblico tutti i giorni fino al 12 marzo

Balarm
La redazione
  • 13 febbraio 2017

Palermo d'arte, Palermo Capitale Italiana della Cultura. Palermo che non si stanca di riappropriarsi dei suoi beni a lungo malandati, come nel caso della chiesa dei Santi Euno e Giuliano, che torna a vivere dopo settant'anni grazie alla manifestazione "Bam - Biennale Arcipelago Mediterraneo", in programma a Palermo fino al 12 marzo.

La chiesa in piazza Magione (sita nell'isolato compreso tra via Vetriera, piazza dello Spasimo, piazza Sant'Euno e vicolo dei Risorti) sarà aperta gratuitamente al pubblico tutti i giorni fino al 12 marzo. Al suo interno è visibile un'istallazione audiovisiva dell'artista egiziano Wael Shawky

La chiesa, edificata tra il 1651 e il 1658 su iniziativa della Confraternita dei Seggettieri, era andata in rovina dopo l’avvento dei moderni mezzi di trasporto. Nel 1943, poi, a causa dei bombardamenti, venne distrutta quasi del tutto e abbandonata.

Dopo il crollo del tetto e delle volte e dopo il furto dei suoi decori, la chiesa fu adibita a diversi usi e sempre dimenticata. Solo nel 2006 si iniziò concretamente a pensare e a mettere in atto il suo recupero, che si è concluso proprio quest'anno.

La chiesetta è stata recuperata tentando di mantenerne l'aspetto originario sia fuori che dentro: all'interno è di palese gusto barocco e le pareti sono scandite da nicchie verticali e da un triplice ordine di loculi riccamente decorati, tutti destinati a ospitare a vista i corpi essiccati.
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