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Lotta da quando aveva 5 anni, ora il coach è suo papà: la siciliana cintura d'oro negli Usa

Da piccola voleva a tutti costi seguire le orme del padre, settimo sul podio del mondo ai giochi di Atene del 2004, adesso è lei a sognare le olimpiadi 2028

  • 11 ottobre 2023

Sacrificio, disciplina e amore per lo sport.

Fabiana Rinella, oro agli europei under 17 di Tirana e bronzo ai mondiali di categoria di Istanbul, torna dagli Stati Uniti portando a casa la cintura del Journey Woman World Cup, il torneo internazionale under 20 di lotta libera.

Diciassette anni e una determinazione più unica che rara, la giovane atleta termitana calca il tappeto da quando di anni ne aveva solo 5.

Da piccola mamma Mariagrazia le aveva provate tutte: tennis, danza, ma lei voleva a tutti costi seguire le orme di papà, Salvatore Rinella, settimo sul podio del mondo ai giochi olimpici di Atene del 2004.

«La mia testa era solo per la lotta - spiega la giovane atleta - sono cresciuta guardando i video delle gare di papà e quando lui andava in palestra ad allenare gli altri ragazzi volevo allenarmi anch'io».

Allenamento dopo allenamento, la lotta libera per Fabiana è diventata un vero e proprio stile di vita.

«Mi alleno ogni giorno dal lunedì al sabato per due ore - spiega - quando si avvicina una gara devo tenere un'alimentazione corretta. Non mangio patatine fritte, merendine, evito la coca cola. Ma i sacrifici sono tutti ripagati dalle medaglie».

Più volte campionessa italiana under 15, under 17 e under 20, dopo la cintura del Journey Woman World Cup Fabiana si appresta ad entrare nella polizia di stato come atleta.

«Mi è sempre piaciuta l'idea di lavorare nelle forze dell'ordine - confessa - il mio sogno sono le olimpiadi. Proverò le qualificazioni per Parigi 2024, ma sono ancora troppo piccola, sarò costretta a scontrarmi contro atlete di 35 anni. Sto lavorando con impegno per quelle del 2028».

Perfezionista e competitiva anche tra i banchi di scuola, Fabiana frequenta il quarto anno dell'Istituto Tecnico Stenio di Termini Imerese con una media del 9 e mezzo.

«Ci tengo molto a studiare e ad avere voti alti - ammette - Coniugare scuola e sport per me non sono un peso. Studio un paio di orette, poi vado in palestra e al ritorno finisco le ultime cose. Dopo la maturità voglio fare l'università».

A seguirla, in palestra e in campo, il papà-coach Salvatore Rinella, tecnico della nazionale italiana femminile: «La soddisfazione quando Fabiana vince è doppia - spiega Salvatore - sono molto orgoglioso di lei. Io alla sua età non avevo raggiunto i traguardi che sta raggiungendo lei a livello mondiale.

Il rapporto padre allenatore non è semplice ma Fabiana è brava a scindere le due figure e riusciamo a coniugare le due cose». Vederlo nell'angolo le trasmette serenità e forza: «Quando c'è lui nell'angolo sono serena - spiega l'altleta - mi fido molto di lui».

Campione del mondo militare nel 2005, Salvatore Rinella durante la sua lunga carriera da lottatore ha collezionato podi e medaglie in diverse competizioni sportive e internazionali, l'augurio alla figlia di superare il papà: «Spero che un giorno Fabiana possa arrivare alle olimpiadi e fare meglio di me».

Intanto, la famiglia Rinella prepara le valigie per Mattia, 10 anni, il piccolo atleta segue le orme della sorella e del papà e il 15 ottobre disputerà la sua prima gara durante il campionato italiano giovanissimi a Roma.
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