ARTE E ARCHITETTURA

HomeNewsCulturaArte e architettura

Li vedi ogni giorno a Palermo e ti chiedi chi sono: i "senzatetto" di piazza Castelnuovo

Un tempo anonimo luogo polveroso, oggi è uno dei più eleganti della città, dove nel corso degli anni sono state collocate diverse opere. La loro storia

Antonino Prestigiacomo
Appassionato di storia, arte e folklore di Palermo
  • 11 dicembre 2024

I senzatetto di Pasquale Civiletti in piazza Castelnuovo a Palermo

Nella seconda metà dell'Ottocento, la città di Palermo, da secoli circoscritta entro le sue antiche mura urbiche, spinta da aneliti di libertà politica e sociale, iniziava la sua espansione urbana a nord.

Già nel 1778 l'allora pretore Antonio La Grua Talamanca e Branciforti, marchese di Regalmici, facendo proseguire la via Maqueda, oltre l'omonima porta, espandeva la città sino al piano di S. Oliva, ponendo le basi per quella che diventerà la via Ruggero Settimo.

Oltrepassata tale strada finiva l'abitato e si apriva agli occhi dei passanti l'aperta campagna che proseguiva a nord sino alle falde di monte Pellegrino, mentre a est si palesava l'azzurro intenso del mare, al quale si poteva comodamente arrivare grazie alla realizzazione di una seconda strada perpendicolare alla prima, la quale servì da collegamento tra il piano di San Francesco di Paola e il mare.

Questa seconda strada verrà definita "lo Stradone di Ventimiglia" o "dei Capacioti", ovvero l'odierna via Mariano Stabile. L'incrocio delle due nuove arterie stradali genererà una piazza che prenderà il nome del pretore che la promosse, cioè "piazza Regalmici" (oggi dedicata ad Aldo Moro), ma il nuovo slargo verrà definito dai palermitani "i Quattro Canti di Campagna" per differenziarli dai "Quattro Canti di Città" siti entro le mura cittadine.
Adv
Settant'anni dopo, nel 1848, fu pensata la prosecuzione naturale della via Ruggero Settimo e si diede avvio 'o Stratuni Nuovo, cioè la via della Libertà che nei decenni successivi diverrà il "salotto dei palermitani", «una delle più belle passeggiate del mondo».

Alla mostra "Palermo Felicissima", allestita dentro palazzo Bonocore a piazza Pretoria, è possibile effettuare una passeggiata storica in carrozza (virtuale) proprio attraversando questi luoghi.

Il boulevard palermitano diventerà una lunghissima passeggiata alberata e intervallata da eleganti piazze. Sebbene i primi edifici privati sorsero quasi parallelamente alla progettazione della nuova strada, l'avvento della "restaurazione borbonica" (1849) interruppe il progetto che aveva come sfondo chiari riferimenti all'indipendenza dell'isola. Bisognerà aspettare l'Unità d'Italia perché si riprendessero i lavori.

Infatti, nell'antico piano di S. Oliva «Tra il 1863 e il 1866 fu data la prima sistemazione al lato orientale e veniva collocato il monumento a Ruggero Settimo, presidente del Parlamento rivoluzionario del 1848, morto il 4 maggio 1863». È qui che sorgerà nel 1867 il teatro Politeama Garibaldi.

Nel lato occidentale del piano di Sant'Oliva, invece, verrà realizzata l'odierna piazza Castelnuovo, dedicata a Carlo Cottone, Principe di Castelnuovo, patriota siciliano: «primo tra i nobili siciliani a rinunciare ai diritti feudali e strenuo difensore del Parlamento siciliano».

Un tempo anonimo luogo polveroso, oggi piazza Castelnuovo è uno dei luoghi più eleganti della città, ove nel corso degli anni furono collocate diverse opere artistiche, come ad esempio la statua di Domenico Costantino proprio in omaggio al principe Castelnuovo.

Nel 1875, nella parte occidentale estrema della piazza fu realizzato in marmo da Salvatore Valenti il palchetto della musica, in sostituzione di un vecchio palchetto ligneo dell'architetto comunale Fichera.

Promotore di tale opera fu William Ingham Whitaker «per scongiurare l'ipotesi, già proposta da Salvatore Ragusa, che in quel luogo potesse sorgere un albergo di lusso. Ingham Whitaker infatti possedeva una villa sul fronte della piazza, nel luogo in cui sorge l'edificio in acciaio e vetri».

Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, la piazza fu adornata con sculture bronzee dei più celebri artisti del momento: La Nautica di Rutelli (1894), l'Allegoria del lavoro di Benedetto Civiletti (1895), il Balilla rurale di Antonio Ugo degli anni Venti, I Senzatetto di Pasquale Civiletti (1904) e Le Amiche dello stesso autore (1935).

Intrise ancora di una eco verista, le opere di piazza Castelnuovo traggono spunto dalla realtà a volte spietata della vita, come nel caso de i Senzatetto, un'opera drammatica quanto vera, dove si possono vedere due poveri fanciulli assaliti dal freddo e dalla fame.

Su di loro «Un racconto popolare dice che i ragazzini scolpiti erano appunto due "senza tetto" che una freddissima giornata di inverno erano riusciti a elemosinare pochissimi spiccioli: torturati dal freddo e dalla fame dovevano scegliere se nutrirsi o coprirsi.

Così, quello dei due che aveva optato per un pasto morì di freddo quella notte e l'altro ragazzo, che aveva comprato una giacca, si riparò dal freddo è riuscì a sopravvivere in attesa che qualcuno lo sfamasse».

In questa storia sono palesi, ancora una volta nella nostra città, due realtà in aperto contrasto, quelle della nuova vita cittadina di fine Ottocento, trasognata, alla moda, che si proiettava ad essere capitale mitteleuropea, appannaggio di una società altolocata, da un lato, e quella degli ultimi, misera, bisognosa, dimenticata sebbene prossima, che insisteva negli stessi luoghi.

Ancora una volta, una Palermo dolce e amara, carnefice e vittima al contempo, a seconda di quale lato della stessa medaglia scegliamo di guardare.

(Per approfondimenti confronta Il palazzo degli Ingham e Il Politeama nel 1875 in La città perduta di Rosario La Duca Rosario; Il paradiso della terra, Palermo fuori le mura di Maria Mimmo Gambino; via Libertà ieri e oggi di Adriana Chirco e Mario Di Liberto, Per una riflessione sulla presenza di sculture e arti decorative in bronzo e ghisa negli spazi urbani tra IXI e primi decenni del XX secolo a Palermo di Pierfrancesco Palazzotto; I Quattro Canti di Palermo di Antonino Prestigiacomo)
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI