CRONACA
Le fiamme hanno distrutto tutto: cosa rimane della chiesa di Santa Maria di Gesù
Tutta la chiesa è andata perduta nel terribile incendio che ha colpito la struttura nella giornata di caldo torrido a Palermo. In un video le immagini degli interni
«Adesso la situazione è tranquilla - ci spiega Gaspare Muratore che sulla sua pagina Facebook ha documentato attimo per attimo tutte le fasi dei soccorsi -. Abbiamo spento tutto i focolai di incendio.
Purtroppo tutta la chiesa è andata perduta. Siamo riusciti a salvare le reliquie di San Benedetto, ma sono molto danneggiate».
Le fiamme, infatti, hanno divorato tutto tranne la teca con le spoglie del santo, il co-patrone di Palermo, San Benedetto il Moro, messa in salvo poco prima.
A confermare quanto accaduto anche l'assessore comunale di Palermo, Antonella Tirrito, che al termine del sopralluogo ha commentato così: «Il tetto non c'è più, tutte le pareti sono annerite, molti quadri sono andati distrutti così come la statua dell'altare».
Le fiamme hanno raggiunto la Chiesa nel pomeriggio di martedì 25 luglio. Secondo le prime ricostruzioni le fiamme sarebbero partite proprio dalla montagna e, attraverso la vecchia cantoria dei frati (costruita in legno), sarebbero arrivate fino in Chiesa.
«In questa chiesa ho pregato, chiesto, ho semplicemente trascorso del tempo. Aveva la quiete degli eremi e la bellezza semplice di un luogo con 700 anni di storia addosso.
Un coro e sottocosto ligneo del Trecento, una cappella in marmi mischi, un altare ligneo francescano, due sepolture di santi palermitani (San Benedetto e Beato Bruno) una Statua di una Madonna rinascimentale, disegni di Ernesto Basile.
Poco, pochissimo si è salvato, portato via prima che il fuoco devastasse tutto.Sembra una chiesa bombardata. È insulto alla nostra storia, è strazio, orrore. Cancellazione della nostra memoria e per chi crede, della nostra fede».
E continua: «L’incendio di ieri non è fatalità: dietro ci sono mani di miserabili vigliacchi che non meritano l’appellativo di uomini, cui auguro poco cristianamente una fine lenta e dolorosa. Ho amici che hanno perso case e ricordi di una vita, persone che non hanno più nulla se non i vestiti che hanno addosso.
Ci sono rifugi di cani che sono andati totalmente distrutti. Il costo dei danni è incalcolabile. Qui non si tratta più di soldi per sistemare ma di prevenire, di pensare che ogni anno purtroppo accadrà e sarà devastante».
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