LIBRI
La Sicilia sogna il Premio Strega: chi sono gli autori candidati che rappresentano l'Isola
L'Isola è ben rappresentata al più ambito premio letterario italiano, con scrittori e scrittrici d’indiscutibile talento. Tra di essi anche la pronipote di Luigi Pirandello
(1957), “Il Gattopardo” (1959), “Lessico Famigliare” di Natalia Ginzburg (1963) e in tempi più recenti “Il nome della rosa” di Umberto Eco (1980).
Il premio è stato istituito a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci, in collaborazione con gli scrittori e gli intellettuali frequentatori del suo salotto letterario, denominato gli "Amici della domenica", e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega (da cui deriva il nome del Premio).
Sorprendente la rosa di romanzi prescelti in questa edizione, ben 80 libri, pubblicati tra il 1 marzo 2022 e il 28 febbraio 2023. Un record mai registrato in 76 anni di storia del premio: solo 12 però saranno i volumi finalisti, che dopo un’ulteriore
scrematura operata dalla giuria, si disputeranno l’edizione 2023.
A scegliere i 12 titoli finalisti tra gli 80 proposti sarà il comitato direttivo composto da Pietro Abate, Giuseppe D'Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine.
I dodici finalisti del Premio Strega saranno annunciati il 30 marzo alla Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabinia e Adriano, mentre la proclamazione dei cinque finalisti che concorreranno all’ultima votazione si svolgerà
il 7 giugno a Benevento, al Teatro Romano.
L’elezione del vincitore avrà luogo il 6 luglio, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
Diversi sono i libri in concorso che rappresentano l’isola, con i suoi pregi e i suoi difetti.
La giornalista e scrittrice Sandra Rizza, palermitana, concorre al premio con “Nessuno escluso”, (romanzo iscritto anche al Premio Campiello), proposto dal costituzionalista Alfonso Celotto.
Una lucida analisi che vuole mettere in luce "la collusione dell'intelligenza borghese con la cultura mafiosa, nella normalità di una comune famiglia italiana, apparentemente colta, benestante e illuminata", e che vuole misurare "la tolleranza di ciascuno dei suoi componenti rispetto all'idea di compromesso morale".
Il giornalista messinese Francesco Musolino partecipa al premio con il romanzo d’avventura “Mare mosso”, presentato da Luca Ricci, con le seguenti parole: “A volte ci dimentichiamo che l'Italia è una penisola: del mare non scrive quasi più
nessuno".
Il romanzo, ispirato a un'impresa realmente accaduta al largo del mar di Sardegna, è la storia di un arduo salvataggio; una storia per chi ama il mare, le sue onde e il suo mistero.
Sofia Pirandello, nata a Roma ma molto legata alla Sicilia (Luigi Pirandello era il nonno di suo nonno, ndr) è finalista al premio Strega con “Bestie”, libro presentato da Umberto Croppi: è il racconto di un paesino rovente della Sicilia, di una terra arida e ferita dalla siccità, in cui scorrono “segreti rivoli di vita ferina e violenta”.
Carmela Scotti, originaria di Messina, ma formatasi a Palermo, all’Accademia di Belle Arti, partecipa al premio con “Del nostro meglio”, romanzo presentato da Chiara Sbarigia. La Scotti descrive, con una scrittura feroce, il complicato rapporto di
amore, dolore e rabbia, tra una madre e una figlia, conducendo il lettore a una riflessione sulla necessità di ciascuno di dover scendere spesso a patti col proprio passato.
Michele Greco, nato a Palermo, ma residente ormai a Roma, è finalista al Premio Strega con “In buone mani”, presentato da Luca De Gennaro: il volume raccoglie la testimonianza dell'autore, durante la lunga degenza del figlio in ospedale. Scritto in prima persona, il racconto mette in luce come ogni legame porti con sé dei rischi e come amare significhi anche confrontarsi con la possibilità del lutto e della perdita.
La palermitana Daniela Gambino, infine, con “Due fuori luogo”, presentato da Fulvio Abbate, racconta la vita di due ragazzi siciliani trapiantati a Milano: una rappresentazione agrodolce dei giovani meridionali che vivono al Nord. Dovremo attendere dunque Luglio per conoscere il nome del vincitore ma in ogni caso incrociamo le dita e speriamo che sia “siculo”.
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