RICETTE
La Sicilia contadina nel piatto: c'era una volta (e c'è ancora) 'a faviata du lardarolu
La vecchia Sicilia, quella contadina, è fatta di tante ricette sostanziose ed estremamente povere come ‘A faviata du lardarolu: oggi vi spieghiamo cos'è e come si prepara

Zuppa di fave
Ci sono ricette in Sicilia che hanno nomi straordinari e che ricordano i tempi antichi: una di queste è ‘A faviata du lardarolu, un piatto della tradizione decisamente ricco e grasso, preparato con fave secche, lardo e salsiccia.
Cucinata in molte parti della Sicilia, come ad esempio la Valle dell'Alcantara, solitamente veniva servita in occasione del Carnevale e del Martedì Grasso. Oggi se n'è un po' perso l'uso, anche se ancora c'è chi tradizionalmente la ripropone ogni anno.
Gli ingredienti sono quelli della Sicilia contadina di un tempo: per preparare qesta zuppa si mettevano le fave a mollo per tutta la notte e al mattino si facevano bollire con il lardo, salsiccia, finocchietto selvatico, cipolla tritata, menta, pepe e poi servita a pranzo (o a cena) caldissima. Ma vediamo insieme come si cucina.
Per preparare ‘A faviata du lardarolu occorrono i seguenti ingredienti:
- 1 kg di fave secche;
- 500 gr di salsiccia;
- 500 gr di cavolicelli;
- 300 gr di lardo;
- 200 gr di finocchietti selvatici;
- 1 cipolla rossa;
- menta fresca;
- olio extravergine d'oliva;
- sale;
- pepe;
- pane.
Procedimento:
Per fare bene la faviata ricordatevi di mettere a bagno le fave almeno una sera prima, in acqua tiepida. Al mattino cambiate l'acqua e rimettetela tiepida. A ora di pranzo scolatele e sistematele all'interno di una grossa pentola.
Tritate la cipolla rossa e mettete all'interno della stessa pentola il lardo, la salsiccia, i cavolicelli, i finocchietti selvatici le foglie di menta e un po' di pepe.
Fate cuocere per circa un'ora a fuoco lento con il coperchio. Mentre la faviata cuoce, tagliate il pane a fette. Cospargetelo con un po' d'olio, sale e pepe. Mettetelo in forno dieci minuti prima della fine della cottura della faviata.
La zuppa va servita ben calda accompagnata da pane croccante.
Cucinata in molte parti della Sicilia, come ad esempio la Valle dell'Alcantara, solitamente veniva servita in occasione del Carnevale e del Martedì Grasso. Oggi se n'è un po' perso l'uso, anche se ancora c'è chi tradizionalmente la ripropone ogni anno.
Gli ingredienti sono quelli della Sicilia contadina di un tempo: per preparare qesta zuppa si mettevano le fave a mollo per tutta la notte e al mattino si facevano bollire con il lardo, salsiccia, finocchietto selvatico, cipolla tritata, menta, pepe e poi servita a pranzo (o a cena) caldissima. Ma vediamo insieme come si cucina.
Per preparare ‘A faviata du lardarolu occorrono i seguenti ingredienti:
- 1 kg di fave secche;
- 500 gr di salsiccia;
- 500 gr di cavolicelli;
- 300 gr di lardo;
- 200 gr di finocchietti selvatici;
- 1 cipolla rossa;
- menta fresca;
- olio extravergine d'oliva;
- sale;
- pepe;
- pane.
Procedimento:
Per fare bene la faviata ricordatevi di mettere a bagno le fave almeno una sera prima, in acqua tiepida. Al mattino cambiate l'acqua e rimettetela tiepida. A ora di pranzo scolatele e sistematele all'interno di una grossa pentola.
Tritate la cipolla rossa e mettete all'interno della stessa pentola il lardo, la salsiccia, i cavolicelli, i finocchietti selvatici le foglie di menta e un po' di pepe.
Fate cuocere per circa un'ora a fuoco lento con il coperchio. Mentre la faviata cuoce, tagliate il pane a fette. Cospargetelo con un po' d'olio, sale e pepe. Mettetelo in forno dieci minuti prima della fine della cottura della faviata.
La zuppa va servita ben calda accompagnata da pane croccante.
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