CRONACA
La sfilata non c'è ma il carro trionfale della Santuzza sì: il programma del 397° Festino di Santa Rosalia
Anche per quest'anno, causa pandemia, il Festino sarà "a metà", ma non mancheranno i momenti per poter festeggiare insieme la Santuzza e patrona di Palermo, Santa Rosalia. Ecco il programma
Un momento del restauro del carro trionfale (foto Balarm)
La notte del 9 luglio il carro restaurato verrà spostato da Piazza del Parlamento ai Quattro Canti. Qui resterà fino al 15 luglio. Sopra il carro un cavo di alimentazione aereo consentirà l'accensione delle luminarie, che verranno accese anche lungo tutto il Cassaro (da Porta Nuova a Porta Felice) e che attraverseranno piazza Monte di Pietà, già a partire dal 10 luglio. In tutto saranno 65000 lampadine a led.
I tradizionali Fuochi d'artificio alla mezzanotte annunceranno la festività del 15 luglio illuminando la Città-tutto porto da cinque diverse postazioni: Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta, Mondello, Sferracavallo. Saranno visibili da tutta la città tanto che si potrà goderne senza essere costretti a radunarsi in un unico luogo con il rischio di trovarsi coinvolti in assembramenti che il buon senso ci consiglia di evitare al fine di vanificare ogni recrudescenza del virus. Si svolgeranno, inoltre, numerose attività collaterali, offerte alla città da operatori e da artisti.
Tra le altre iniziative in porgramma ci sarà il 10 Luglio alle ore 18.00, al Complesso Monuentale S. Maria dello Spasimo, l'Inaugurazione della mostra collettiva fotografica “Rosa Fulgida” Santa Rosalia. Le immagini fotografiche hanno lo scopo di individuare le costanti che lo caratterizzano; ed è per questo che le riprese fatte sia sull’aspetto religioso della festa, che quelle realizzate nei momenti “collaterali”, rappresentano i palermitani come i veri artefici e protagonisti, espressioni di religiosità popolare, una chiave privilegiata per capire a fondo la cultura di un popolo, nonché le radici della sua tradizione.
Il 14 e 15 luglio, per tutto il giorno, ci sarà la iffusione di immagini di Santa Rosalia e del Carro trionfale attraverso totem in movimento con 1 mezzo “Apled Communication” che transiterà nelle borgate e nei quartieri di Palermo. A cura di Federica Pezzano.
Torniamo al carro. Gli interventi di restauro, costruito nel 2019 dai detenuti della casa circondariale Ucciardone di Palermo, sono stati affidati dall’amministrazione comunale alla VM Agency di Vincenzo Montanelli e saranno i protagonisti di un documentario.
In concomitanza infatti è stato portato aventi anche il progetto speciale Santa Rosalia, Festino 2021, promosso dalla sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, ad un anno di distanza dalla realizzazione del film “Palermo Sospesa, c’è il festino che non c’è”, diretto dalla regista Costanza Quatriglio, attualmente visionabile sulla piattaforma di Rai Play, che ha visto il coinvolgimento di ex allievi del corso di documentario.
Ruben Monterosso, che ne ha curato la regia in collaborazione con Federico Cammarata, sono stati impegnati nella realizzazione di un vero e proprio backstage, con il taglio del cinema del reale, per raccontare tutte le fasi che porteranno alla celebrazione del festino dedicato a Santa Rosalia, anche quest’anno in emergenza pandemica con divieto di processioni e assembramenti.
Il filmato, che avrà una durata massima di 20 minuti, sarà diffuso a titolo gratuito a tutte le tv e le testate giornalistiche on line che ne faranno richiesta.
La VM Agency si è occupata anche del trasporto del carro da Piazza Bellini, dove la struttura è stata oggetto di atti di vandalismo, fino in piazza del Parlamento, dove nelle settimane precedenti è stato allestito il cantiere per di restauro per il recupero delle parti strutturali e vandalizzate. «Ci siamo, il momento tanto atteso è arrivato - ha spiegato Vincenzo Montanelli, della VM Agency -, il carro trionfale finalmente potrà rivedere la luce in tutto il suo splendore e potrà essere ammirato e immortalato nel tempo.
Dal 2018, da quando abbiamo deciso di condividere l'idea della realizzazione di questo carro dal tema dell'inquietudine, in collaborazione con i detenuti della casa circondariale Ucciardone di Palermo, pieno di tradizione, fantasia, creatività e integrazione, questo carro trionfale continua la sua marcia.
Inesorabilmente dopo due anni è ancora lì, curate le ferite, curate le strutture portanti, curati i quadri, le luci, l'impianto elettrico, l'impianto frenante e, delicato come un vaso di cristallo, sono state curate tutte le venature, spolverato, lucidato e tirato per un altra discesa verso il punto più importante della città».
Sarà un festino diverso ma è sempre e comunque il Festino di Santa Rosalia della città di Palermo. «No processione, no altro nel rispetto delle norme anti-Covid - peosegue l'organizzatore - ma sempre presenti in un corridoio di luci, attraverso le 65000 lampadine a led delle luminarie che da Porta nuova arrivano a Porta Felice attraversando i Quattro Canti fino a piazza Monte di Pietà, luogo di partenza dell’antico Festino di Santa Rosalia».
I lavori di restauro e di recupero strutturale del carro, che ne hanno messo in sicurezza il sistema frenante ed elettrico, sono stati condotti tra la bottega 7 dei Cantieri Culturali della Zisa e il cantiere allestito in Piazza del Parlamento da 35 maestranze, tra scenografi e ingegneri e restauratori, sotto la guida dello scenografo Fabrizio Lupo.
«Tra i tanti Carri e statue che ho ideato, questo che va dal 2019 al 2021 ha certamente la storia più affascinante - dice Lupo -, persino di quello d'argento che abbiamo portato a New York. Nato tra le mura di un carcere e costruito insieme a un gruppo di detenuti è un simbolo di riscatto dalla sofferenza. Chi poteva mai immaginare che ci avrebbe accompagnato attraverso una nuova peste?
Il mio più grande desiderio resta sempre che finalmente a breve possa di nuovo essere portato fuori da Porta Felice ad assistere con tutti noi ai fuochi della liberazione. Per ora, a carro fermo, non ci resta che leggere le storie della santa che abbiamo dipinto sui suoi fianchi e che ci raccontano i sogni dei devoti che desiderarono, come noi, la vittoria su tutte le pesti che affliggono la città e il mondo intero».
«La devozione per Santa Rosalia attraversa l'anima, la mente e il cuore di palermitane e palermitani, circola per le piazze e i vicoli della città, condivide sentimenti e colori, sofferenze e gioie, paure e cure”, ha sottolineato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando
Il Festino - come ha ricordato l’assessore alle Culture del comune di Palermo, Mario Zito - è per la Città di Palermo non solo un sentito evento religioso e popolare ma un appuntamento amoroso, cadenzato e rituale, atteso e desiderato, che, più di ogni altro, lega la vita della Città alla devozione per la sua Santuzza.
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