SANITÀ
La primavera è in tavola: i cibi migliori per la pelle e per il cuore, ordinati per colore
Orti e frutteti sfoggiano i loro più bei colori ma c'è anche un motivo se Madre Natura ha ordinato le cose in questo modo: ci regala strumenti per affrontare al meglio la stagione
Carote trasformate in roselline con la tecnica del "Carving"
Anche i frutteti e gli orti hanno atteso impazienti la stagione (per me) più bella di tutte, per sfoggiare finalmente tutti i loro colori e ogni cibo di stagione offre caratteristiche nutrizionali specifiche per il periodo in cui viene raccolto, caratteristiche che sono “studiate” da Madre Natura per permettere all’essere umano di affrontare al meglio proprio la stagione in corso.
D’estate, ad esempio, frutti come anguria e melone sono ricchi d’acqua e rinfrescanti e aiutano la reidratazione del corpo, mentre d’inverno la Natura ci offre prodotti naturali ricchi di vitamina C come le arance, i pompelmi e i mandarini che sono toccasana per prevenire influenze e raffreddori.
Ma quali sono i migliori cibi della stagione primaverile? Eccoli, ordinati per colore.
Numerosi studi hanno dimostrato le loro proprietà anti-ossidanti e anti-tumorali grazie alla presenza di antocianine e tannini. I flavonidi di cui sono ricche, inoltre, hanno la capacità di proteggere dall’aterosclerosi, riducendo l’ossidazione del colesterolo “cattivo” LDL.
Ma non è finita qui, ricche di acqua aiutano il drenaggio dei liquidi e ridonano vitalità e splendore alle pelli grasse
Il giallo (ma anche il verde e il rosso) del Peperone. Tra gli ortaggi più “discussi” in cucina e a tavola, irrinunciabili ma imperdonabili allo stesso tempo.
Ma tra un "mi si ripresentano per 2 giorni" e un "io li digerisco anche se li mangio di notte con il latte", di sicuro le qualità nutrizionali mettono d’accordo tutti: bassissimo contenuto calorico (22 Kcal ogni 100 gr) e dall’alto contenuto di acqua (92,3 gr ogni 100 gr) è consigliato nelle diete ipocaloriche per perdere peso e drenare i liquidi in eccesso.
Rinforza i vasi sanguigni, contribuisce alla salute del fegato e mantiene integra e lucente la nostra pelle grazie al contenuto di vitamine E, A e C. Il modo migliore per apprezzare a pieno tutte queste proprietà è consumarlo crudo in insalata, tuttavia è ottimo anche grigliato, in umido e ripieno.
L’arancione delle nespole: diceva mia nonna «Col tempo e con la paglia maturano le nespole». Trovare "La Nespola", quella buona, quella che ti fa “godere” è una specie di impresa, quando la trovi ti emozioni, te la gusti come se fosse l’ultimo frutto della tua vita.
È a maturazione completa che si apprezzano a pieno tutte le caratteristiche di questo frutto primaverile, dal ricco contenuto in acqua e potassio che favorisce la diuresi e dal contenuto di fibre solubili e liposolubili con funzione lassativa (se il frutto non è maturo ha invece un a funzione astringente).
Da non sottovalutare, naturalmente, il contenuto di antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi dell’ossigeno responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Il verde dei carciofi, dei piselli e delle fave. Il carciofo, ricco di ferro e sali minerali, ha buone capacità diuretiche, depurative ed epatoprotettive (specialmente le foglie).
Piselli e fave fresche sono invece legumi con proprietà intermedie, più vicini alle verdure e agli ortaggi. Infatti, da freschi, hanno un basso contenuto di carboidrati e proteine (maggiori invece nei legumi secchi). Grazie a questa prossimità, i piselli e le fave facilitano le funzioni intestinali e sono adatti ad una dieta ipocalorica.
Grazie al ricco contenuto di magnesio e potassio aiutano la salute del cuore prevenendo l’ipertensione, utili anche per ridurre i livelli di LDL nel sangue e prevedendo lo sviluppo di malattie cardiache.
Le fave fresche, inoltre, contengono l’amminoacido L-DOPA quindi in grado di innalzare i livelli di dopamina favorendo il corretto equilibrio dell’attività motoria.
La dopamina è in grado, infatti, di rilasciare una sensazione di benessere psicofisico e profondo appagamento utile negli stati di depressione.
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