CRONACA
La passeggiata del Castello della Zisa vuole risplendere: torna il vero pavimento storico
Nell'area esterna attorno al prestigioso monumento Unesco torna la storica pavimentazione. Interventi simili anche in altre strade del centro storico: ecco quali
La posa della nuova pavimentazione davanti al Castello della Zisa (foto di Mobilita Palermo)
Come spiega Mobilita Palermo: «La realizzazione del pavimento in ciottoli seguendo la tecnica più tradizionale inizia con la preparazione di uno strato di sabbia ben compatto, ottenuto mediante il rullaggio di strati sottili o la battitura. Successivamente, utilizzando un martelletto, si effettua una leggera incisione nel letto di posa, si inserisce il ciottolo e si riempiono gli spazi tra i ciottoli con altra sabbia.
Contemporaneamente, un listone di legno rettilineo viene impiegato per verificare l’allineamento rispetto ai ciottoli circostanti, e si regola l’altezza battendo singolarmente i ciottoli con un martelletto. Dopo il riempimento, si procede all’umidificazione del pavimento in ciottoli, completando la fugatura con sabbia e legante».
Un intervento che vuole dare lustro all'area esterna davanti a uno dei gioielli d'arte più preziosi della città, riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità all'interno dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo.
Il restauro del Castello
Nel Castello della Zisa sono tuttora in corso i lavori di restauro, finanziati con le risorse del Po Fesr 2014-2020 dalla Regione Siciliana, che restituiranno nuovo splendore agli interni, agli esterni e agli apparati decorativi. Gli interventi, dall'importo di 1 milione, dovrebbero terminare entro il 31 dicembre.
Le opere riguardano, oltre alla manutenzione di alcuni ambienti dell’edificio, principalmente la Sala della Fontana, la terrazza di copertura e il corpo di guardia.
La Sala della Fontana richiede la manutenzione della pavimentazione in ceramica smaltata, dei rivestimenti marmorei, degli affreschi e dei mosaici parietali; per la valorizzazione di questo ambiente verrà ripristinato lo scorrimento dell'acqua, impermeabilizzata la peschiera e creato l'impianto di ricircolo nello spazio seminterrato dell'indiana esistente.
Nella terrazza di copertura, dove un fulmine ha in parte danneggiato gli elementi lapidei sul fronte settentrionale, rivelando la presenza di armature in ferro risalenti ai restauri degli anni Settanta, si interverrà per il risanamento delle armature, con la rimozione degli intonaci di fattura recente e la ridefinizione degli stessi e con la manutenzione della pavimentazione che presenta diffuse muffe e lo zoccoletto distaccato in più punti.
Verranno risanati e implementati gli elementi prefabbricati in calcestruzzo armato, posti su strutture metalliche a copertura dell’indiana, il cui degrado pregiudica la fruibilità del sito; questo risanamento consentirà di accedere alla quota del portico e del piano terra, favorendo una migliore accessibilità al piano della Sala della Fontana.
Altre opere di manutenzione riguarderanno la copertura e gli infissi esterni e interni del corpo di guardia che, oltre ai custodi, ospita attualmente la biglietteria e il bookshop.
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