CINEMA E TV
La mini serie del "Il Gattopardo" arriva su Netflix: ecco 5 curiosità che (forse) non sai
Sebbene sia difficile dimenticare il celebre film di Luchino Visconti, la serie aggiunge nuove sfumature alla narrazione, esplorando territori ancora inesplorati

Deva Cassel e Saul Nanni nel ruolo di Angelica e Tancredi
Dopo 62 anni dall’uscita del celebre film di Luchino Visconti, che ha incantato il mondo con la sua sfarzosa estetica e un cast iconico composto da Claudia Cardinale, Alain Delon e Burt Lancaster.
La serie, composta da sei episodi, reinterpreterà la storia riportando sullo schermo le suggestioni di un periodo cruciale per la Sicilia e per l’Italia intera.
Come ben sappiamo, la trama de "Il Gattopardo" ruota attorno alla famiglia Salina, aristocratici siciliani che vivono un periodo di grandi cambiamenti durante il Risorgimento italiano.
Il Principe Fabrizio, interpretato da Kim Rossi Stuart, osserva con distacco e malinconia il declino del suo mondo aristocratico, mentre il nipote Tancredi, interpretato da Saul Nanni, incarna la volontà di adattarsi ai tempi nuovi. Al centro della vicenda si trova anche Angelica, interpretata da Deva Cassel, il simbolo della bellezza e della scalata sociale.
La prima grande novità è il punto di vista narrativo. La serie esplora in profondità alcuni personaggi secondari rispetto al romanzo e al film. Concetta, interpretata da Benedetta Porcaroli, è il personaggio chiave attraverso il quale si snoda gran parte della vicenda, offrendo un punto di vista inedito e ricco di introspezione.
La Sicilia è ancora una volta protagonista assoluta. La serie è girata principalmente tra Palermo e provincia, Siracusa e Catania, catturando l’essenza dell’aristocrazia siciliana dell’epoca. Tuttavia, alcune scene sono realizzate anche a Torino e Roma per ricreare gli ambienti necessari alla narrazione.
I costumi, più moderni e leggeri rispetto a quelli del 1963, giocano un ruolo fondamentale. Benedetta Porcaroli indossa circa 50 abiti diversi, mentre Deva Cassel ne sfoggia oltre 30. Ogni look riflette non solo l’epoca, ma anche l’evoluzione emotiva dei personaggi, con tessuti e motivi che richiamano il legame con la terra siciliana.
Kim Rossi Stuart ha affrontato un intenso lavoro di preparazione, imparando il dialetto siciliano con l’aiuto di esperti per calarsi al meglio nel ruolo del Principe di Salina. Questo impegno ha influenzato anche il suo timbro vocale, che risulta più profondo, contribuendo a restituire la complessità di un personaggio intriso di malinconia e dignità.
Una curiosità che aggiunge fascino alla serie riguarda Deva Cassel e Saul Nanni. I due attori, che interpretano Angelica e Tancredi, sono una coppia anche nella vita reale, e questo si riflette nella loro chimica sullo schermo.
Un contrasto interessante rispetto al film di Visconti, dove tra Claudia Cardinale e Alain Delon non scoppiò mai l’amore, ma nacque un’amicizia profonda e duratura, che ha resistito al tempo.Non mancano di certo le polemiche, in particolare da parte di Nicoletta Polo Lanza Tomasi, vedova del figlio adottivo di Tomasi di Lampedusa, che ha criticato l'adattamento definendolo una mera operazione commerciale che tradisce lo spirito del romanzo.
Nonostante tutto, Il Gattopardo su Netflix è un invito a riscoprire un classico sotto una luce inedita, fatta di dettagli curati e un’innovativa visione narrativa. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di cinema e cultura italiana.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo schiavo (ribelle) che divenne re di Sicilia: chi conosce la storia di Euno