STORIE
La maestra con la mano bionica che insegna a sperare: chi è la "supereroina" di Palermo
La storia di Federica, giovane palermitana. Quattro anni fa un brutto incidente le ha stravolto la vita. Una protesi innovativa le ha ridonato autonomia e serenità
Federica Aiello, Foto Facebook
La vita di Federica è stata stravolta 4 anni fa, in un giorno di luglio, a seguito dell'aggressione di un pitbull che aveva deciso di adottare insieme al suo ragazzo. Aveva 23 anni. «Ho dovuto riscrivere il mio futuro e non è stato affatto facile», racconta la giovane al Corriere della sera.
Settimane in ospedale, le cure e accettare la perdita dell'arto: un percorso troppo doloroso per una ragazza poco più che ventenne. «Ho affrontato non solo settimane in ospedale - racconta sempre al Corriere -, ma anche una lunga terapia psicologica che ho chiesto io stessa. Per molto tempo sono stata terrorizzata dai cani». A supporto della giovane, intervengono anche una psicologa del servizio pubblico e uno specialista privato «dal quale continuo ad andare perché lo choc e le conseguenze del trauma sono state notevoli».
Da pochi giorni un nuovo evento le ha cambiato la vita ma stavolta decisamente in meglio. Grazie a un progetto della Ro.Ga di Enna, una realtà d'eccellenza che costruisce protesi, oggi ha una mano bionica che le ha regalato autonomia e nuove speranze.
Un progetto molto costoso a cui Federica è arrivata anche grazie all'aiuto dell'atleta paralimpica Giusy Versace, che ha dato il via a una gara di solidarietà, a cui hanno partecipato Confindustria e il gruppo Arena Deco. «A loro sarò sempre grata», dice la giovane. «È l'avverarsi di un sogno».
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