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La Cina (ci) è vicina: a Palermo la comunità d'oriente ha donato 50.000 mascherine

I cinesi hanno insegnato all’Italia e al resto del mondo come si gestisce un’epidemia: ora la comunità siciliana si muove anche nel segno della solidarietà diretta

  • 22 aprile 2020

Le mascherine donate dalla comunità cinese a Palermo

I cinesi hanno insegnato all’Italia e al resto del mondo come si gestisce un’epidemia: dal punto di vista sanitario ci hanno insegnato che quando vi è la volontà si possono fare cose inimmaginabili, come costruire un ospedale in poco meno di 20 giorni; ci hanno insegnato a gestirla e a contenerla, ci hanno insegnato come si mette in atto una quarantena valida ed efficiente.

Abbiamo imparato noi? Se dovesse ripresentarsi in futuro un’altra epidemia di questa portata sapremo reagire? Ci hanno anche insegnato come si è solidali e riconoscenti verso un paese, l’italia, che ha sempre accolto i cinesi, li ha perfettamente integrati e oggi fanno parte della nostra cultura. La Cina ha teso la mano molto più degli Stati Uniti d’America e di qualunque altro paese a noi vicino.

La comunità cinese a Palermo continua a rispondere all’emergenza Coronavirus. Questa volta la “Gohan Group srl” che, a Palermo, opera nel settore della ristorazione ha donato circa 50.000 mascherine. Ne ha donate al personale dell’Assemblea Regionale Siciliana, circa 2.000 per i dipendenti dell’Azienda Trasporti Palermo (Amat), circa 1.000 alla società PFE per il personale che svolge attività di sanificazione negli ospedali e negli studi medici del capoluogo siciliano, altre 1.000 all’Associazione Nazionale volontari Vigili del Fuoco, 5.000 all’U.O.C di Pneumologia dell’AOUP Paolo Giaccone di Palermo.
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Cnn un post sulla pagina Facebook si invitano clienti e non di un ristorante cinese in via Imperatore Federico a comunicare l’eventuale bisogno di mascherine. Le si possono richiedere direttamente allo staff del ristorante, comunicando il proprio domicilio.

«Questo gesto non rappresenta solo un modo per ringraziare e per donare il nostro sostegno, ma è la dimostrazione tangibile che ci sentiamo parte integrante di questo Paese. Ed è proprio questo senso di appartenenza, unito alla profonda solidarietà, che ci impone nei confronti di tutti i cittadini un elevato senso di responsabilità come azienda operante nel campo della ristorazione” – ha affermato Wang Jian, 29 anni, del Gohan Group. Siamo stati accolti fin da subito con grande entusiasmo ed è motivo di grande orgoglio poter offrire oggi il nostro contributo a favore della comunità».
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