CURIOSITÀ
Incredibile (ma vero), in Sicilia: se anche parte di un vulcano delle Eolie finisce all'asta
Sembra impossibile eppure è così: metà cratere di un vulcano è in vendita. Il motivo è una lunga serie di contenziosi che coinvolgono le proprietarie, due sorelle
Una vista di Vulcano e delle Eolie (foto Facebook Giuseppe Oliveri)
Parliamo della celebre isola eoliana dalla quale, tramite un complesso passaggio etimologico di lingua in lingua, è derivato il nome che si dà oggi, in molte lingue, alle montagne cave che, più o meno spesso, eruttano il sangue caldo del pianeta sotto forma di lava incandescente.
Vulcano, che prende il nome dal dio omonimo, in origine si chiamava "Thermessa" ed era sacra a Efesto, dio del fuoco, perciò era chiamata anche "Hiera".
Sull’isola consacrata l’antica civiltà eoliana trasportava i propri defunti per celebrarne i riti funebri, ma non ci è noto se poi venissero riportati nelle isole di provenienza o se venissero sepolti là in una necropoli comune. Oggi Vulcano è un’importante località turistica.
Diversi sono i lotti, molti fiancheggianti il cratere con utilità che vanno dal pascolo all’agricoltura, ciascuno con un suo – alto – prezzo di partenza, ma quello di maggior valore supera i due milioni.
Insomma, certamente si possono vendere le terre attorno al cratere, ma non l’interno stesso della montagna di fuoco, né potranno mai essere di proprietà le eruzioni.
Sicuramente però sono proprio queste le prime cose che si potrebbero pensare apprendendo una notizia del genere e, quantomeno, possono strappare un sorriso e stimolare la fantasia.
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