RICETTE
In Sicilia ti "salvano" anche all'ultimo minuto: come fare gli spaghetti alla Turiddu
Un piatto con diverse varianti sia tra gli ingredienti che tra i diversi racconti sulle sue origini. Quello che è certo è che delizierà il vostro palato senza sforzi eccessivi
Spaghetti alla Turiddu
Un'idea salva pranzo o salva cena che non manca mai sulle tavole dei siciliani dove tra frigo e dispensa trovi (quasi) sempre anche capperi, pomodori, acciughe, pangrattato ovvero la nostra classica "muddica atturrata" che conferisce quella nota croccante e profumata. Il formato di pasta non è obbligatorio: si tratta di un condimento che si può utilizzare anche con linguine o spaghettoni.
Di questo piatto siciliano esistono tante varianti. In molti infatti fanno gli spaghetti alla Turiddu aggiungendo il tonno o il pesce spada al posto delle acciughe, e formaggio pecorino al posto del pangrattato. Altri invece aggiungono le olive, con un risultato simile ai famosi spaghetti alla puttanesca.
La ricetta che nella parte Orientale dell'Isola si avvicina di più alla versione classica si fa con acciughe, capperi, pangrattato e qualche pomodorino, senza esagerare.
C'è invece chi pensa che siano un omaggio al personaggio di "Compare Turiddu": protagonista della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni ispirata a sua volta alla novella di Giovanni Verga che racconta di una storia d'amore, gelosie, tradimenti ambientata nel piccolo paese siciliano di Vizzini.
Un'origine romantica, come questo piatto semplicissimo e molto gustoso in qualsiasi versione decidiate di prepararla. Se preferite il tonno o lo spada, basta spezzettarli e aggiungerli nel soffritto appena l'aglio comincia a dorare. Se invece preferite il pecorino al posto del pangrattato, il consiglio è usarlo in fase di mantecatura, in modo che si crei la classica cremina che rende gli spaghetti anche più buoni.
Ingredienti per 4 persone
360 di spaghetti (o altro formato di pasta a piacere)
4 pomodorini (meglio se siciliani)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di capperi dissalati
4 acciughe sott'olio
200 g di pangrattato
olio extravergine d'oliva qb
sale qb
1 mazzettino di prezzemolo fresco
Procedimento
Mettete una pentola capiente con l'acqua sul fuoco. Lavate i pomodori e tagliateli a metà, poi passate al ciuffetto di prezzemolo e tritatelo. In una padella versate l'olio extravergine d'oliva e lo spicchio d'aglio privato della camicia. Dopo che l'aglio diventa dorato aggiungete i pomodori tagliati a metà e le acciughe sott'olio. Fate cuocere qualche minuto finché le acciughe saranno sciolte.
In un'altra padella versate l'olio extravergine d'oliva (circa 5 o 6 cucchiai) e il pangrattato, e mescolate con un cucchiaio di legno finché il pangrattato diventa croccante e abbrustolito. Una volta raffreddato aggiungete il prezzemolo tritato. Una volta cotta la pasta, scolatela e versatela nella padella con l'olio, i pomodori e le acciughe quindi mantecate. Impiattate la pasta con una generosa spolverata di mollica "atturata".
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