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In Sicilia "Sos diabete" per il farmaco salvavita a pagamento: ecco cosa succede

Molte famiglie in difficoltà per il costo elevato del farmaco non più prescrivibile. Un problema che colpisce anche i bambini. Buone notizie dalla Regione

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 21 ottobre 2024

Il glucagone spray nasale, farmaco salvavita per qualunque diabetico in ipoglicemia, è attualmente a pagamento. Il prezzo è di 84,17 euro: un costo troppo alto per chi ne ha bisogno. Dopo un primo impasse, adesso arrivano buone notizie dalla Regione.

Ecco cosa succede in Sicilia.

Da ottobre 2023 l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha reso il medicinale, precedentemente prescrivibile, a pagamento. La decisione di retrocedere lo spray, commercializzato Baqsimi, dalla fascia A alla fascia C è stata presa dopo che l’azienda produttrice, Eli Lilly, ha ceduto il farmaco ad Amphastar Pharmaceuticals, Inc.

Non solo ora è in fascia C, ma dopo averne acquisito i diritti la casa farmaceutica ne ha aumentato il prezzo, portando il suo costo a 84,17 per ciascuna monodose, un prezzo poco accessibile per molte famiglie italiane.

Ma perché è così grave la questione? Di base il glucagone è l’unico farmaco che, in caso di ipoglicemia grave, riesce a ristabilire rapidamente il livello di zuccheri nel sangue del paziente, evitando che quest’ultimo vada in coma. In particolare il glucagone spray nasale riesce a farlo con un semplice spruzzo nel naso.
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«Si tratta di un farmaco salvavita alla portata di tutti, grandi e piccini, e di facile somministrazione anche in ambienti non sanitari, come le scuole», sottolinea il presidente dell’associazione Sos diabete, Ruggero Torre, che da soggetto diabetico quale è riconosce le complicazioni che la patologia porta e l’importanza dello stesso Baqsimi.

Bisogna precisare che esiste anche la puntura di glucagone. Tuttavia, la sua somministrazione non è sempre semplice e veloce. Inoltre, a seconda della reazione del paziente in ipoglicemia, l’ago potrebbe addirittura spezzarsi.

Per questo è importante che ogni soggetto diabetico abbia con sé il proprio spray nasale: non solo è di facile assunzione, ma il suo utilizzo permette a chiunque di intervenire e aiutare tempestivamente l’individuo in pericolo.

Oggi sono molte le famiglie che si trovano nella condizione di non potere accedere economicamente al Baqsimi. Ciò mette a rischio non solo la salute degli adulti, ma anche quella dei bambini diabetici, che all’interno di questo scenario dovrebbero essere i primi ad essere tutelati.

A sollevare la questione Stefania Campo, deputata del Movimento 5 Stelle, che dichiara: «Imporre un prezzo così alto rischia di mettere molte famiglie nell'impossibilità di usufruirne, con pericolose conseguenze».

«La Regione deve evitare che una simile eventualità possa verificarsi, come già accaduto in altre Regioni italiane, dove i governi hanno disposto la presa in carico del costo del farmaco».

Sono, infatti, molte le Regioni italiane che hanno deciso di coprire il costo del farmaco, tra queste l’Emilia Romagna, la Sardegna, il Lazio, la Puglia, la Lombardia e le Marche.

Dall’analisi di Ruggero Torre emerge che inoltre chenon converrebbe allo stesso governo siciliano non stanziare questi fondi: «Il ricovero di un paziente diabetico, che sia bambino o adulto - conclude - implica il pagamento di 750 euro al giorno. Uno spreco di soldi che potrebbe essere evitato qualora la Regione coprisse i costi dello spray nasale».

In una prima fase la Regione ha risposto di non poter coprire la spese perché: «L'Aifa decide quali farmaci sono rimborsabili dal Sistema sanitario nazionale e le Regioni non possono intervenire in questo processo.

Come Regione Siciliana non possiamo che attenerci a queste indicazioni vincolanti. Inoltre, essendo attualmente in piano di rientro, la Sicilia non ha la possibilità, a differenza di altre Regioni, di stanziare risorse proprie per fornire autonomamente prestazioni che siano al di fuori dei Lea».

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 21 ottobre, invece dalla Regione arriva una buona notizia: «L'intenzione di avviare le procedure necessarie per l'acquisizione del farmaco Baqsimi, il glucagone in versione spray nasale destinato ai casi di ipoglicemia più gravi. La decisione è stata ufficialmente comunicata dal presidente Renato Schifani in una lettera indirizzata al Ministero della Salute e all'Aifa.

Nella lettera, il presidente Schifani ricorda che sulla riclassificazione del farmaco dalla fascia "A" a quella "C" c'è attualmente in corso una procedura negoziale con l'Aifa, ma che, nell'attesa dell'esito, la Regione procederà autonomamente all'acquisto di limitati quantitativi di farmaco, anche attraverso il coinvolgimento della Centrale unica di committenza, da distribuire in via diretta a selezionate categorie di pazienti diabetici, al fine di evitare ingiustificate iniquità territoriali nell'accesso a questa terapia».
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