AMBIENTE
In Sicilia il parco eolico più grande del Mediterraneo: cos'è il progetto "Med Wind"
Questo imponente impianto permette di produrre fino ad una potenza di energia annua in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 3,4 milioni di famiglie
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Un rendering del progetto "Med Wind"
Con i diversi sbocchi sul mare e con l’ampia estensione della costa della Sicilia si dispone di una importante risorsa per arricchire e valorizzare i territori e la propria economia.
Stiamo parlando di sfruttare la posizioni strategica della regione per investire nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili grazie alla realizzazione di progetti di parchi eolici di tipo offshore "galleggianti", questo tipo di tecnologia rende possibile la produzione di importanti quantità di energia elettrica green avendo la caratteristica di avere un basso impatto ambientale sia per il territorio che per il paesaggio.
Il progetto Med Wind punta a fare questo. Dopo diversi studi sulla tecnologia costruttiva e sull’impatto ambientale è nato il progetto di un parco eolico offshore galleggiante che diventerà il più grande nel Mediterraneo.
L’impianto sarà situato in un’area a 80km dalle coste trapanesi e grazie alla posa di cavi sottomarini sarà connesso alle stazioni elettriche RTN di Partanna e Partinico, questo permetterà la distribuzione dell’energia sul territorio, e grazie alla grande distanza dalla costa sarà possibile minimizzare l’impatto paesaggistico.
L’individuazione del sito ha richiesto diversi studi ambientali, geofisici, geotecnici e archeologici per assicurare che l’opera potesse sussistere rispettando il territorio e l’ambiente; infatti, le pale eoliche o aereogeneratori sono state progettate per essere sorrette interamente da strutture galleggianti evitando così la necessità di trivellazioni sul fondale marino per la collocazione di sistemi di ancoraggio.
Per garantire il minimo impatto sugli ecosistemi si è reso necessario l’impegno di 18 mesi di studi sul sito, con una campagna di ricerca che ha individuato una grossa abbondanza di coralli, spugne e pesci; solo dopo l’analisi di questi dati è stato possibile delimitare l’area più idonea per la realizzazione del parco eolico.
La decisione di collocare l’impianto a diversi km dalla terra ferma è una caratteristica essenziale per l’integrazione delle pale offshore con il territorio, assegnandogli il giusto spazio per l’abbattimento dell’impatto sul paesaggio.
Gli impianti eolici offshore sono in corso di sviluppo in molte aree del mondo dove si riescono a realizzare turbine sempre più potenti; l’avanzamento della tecnica permette la realizzazione di pale eoliche sempre più grandi e potenti e la realizzazione di impianti con turbine più potenti permette di produrre lo stesso quantità di energia facendo uso di un numero sempre minore di aereogeneratori, poiché si ha a disposizione una potenza per singola turbina più alta; inoltre incrementandone le dimensioni è possibile aumentarne il distanziamento tra le stesse.
Questo favorisce a snellire ulteriormente l’impatto paesaggistico e il consumo di suolo che si ha nel caso di impianti eolici onshore.
La Sicilia si dimostra ancora una volta un luogo chiave per lo sviluppo di una transizione energetica green grazie alla varietà dei suoi territori. L’investimento sui nuovi sistemi di impianti rinnovabili incentivando la nascita di stabilimenti atti alla realizzazione e la progettazione di questi direttamente sul territorio renderebbe la transizione più sostenibile, creando posti di lavoro.
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