BANDI E OPPORTUNITÀ
In Sicilia c'è il reddito di povertà, aiuti fino a 5mila euro: chi può richiederlo e da quando
Le domande si possono presentare esclusivamente online sulla piattaforma dedicata. Nell'articolo i dettagli sui requisiti per farne richiesta e i tempi
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In Sicilia arriva il reddito di povertà. È stato pubblicato appena pubblicato (oggi, giovedì 13 febbraio) il decreto dell'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che rende attiva la misura e che stabilisce le tempistiche e i criteri di assegnazione.
Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto, fino a 5 mila euro, destinato alle famiglie in difficoltà residenti in Sicilia. Da martedì 25 febbraio è possibile presentare la domanda, esclusivamente online sulla piattaforma dedicata che sarà attivata nei prossimi giorni dalla finanziaria regionale. Per richiedere gli aiuti c'è tempo sino al 15 aprile.
A disposizione ci sono 30 milioni di euro. L'erogazione avviene attraverso l’Irfis, incaricata della gestione del fondo.
La selezione avviene sulla base di criteri economici e sociali, con priorità ai nuclei con minori, persone in situazioni di disagio e famiglie monogenitoriali.
Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) è riconosciuto a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro sono assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.
Altri punti sono erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi per ogni figlio minorenne.
Vivere in affitto vale altri 5 punti, mentre 8 punti vanno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio è preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità è preferito quello con disagio sociale.
I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.
«Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato.
Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato.
Questo intervento non è solo un sostegno economico - conclude -, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro».
Per maggiori dettagli si può consultare l'avviso disponibile sul sito web della Regione Siciliana.
Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto, fino a 5 mila euro, destinato alle famiglie in difficoltà residenti in Sicilia. Da martedì 25 febbraio è possibile presentare la domanda, esclusivamente online sulla piattaforma dedicata che sarà attivata nei prossimi giorni dalla finanziaria regionale. Per richiedere gli aiuti c'è tempo sino al 15 aprile.
A disposizione ci sono 30 milioni di euro. L'erogazione avviene attraverso l’Irfis, incaricata della gestione del fondo.
La selezione avviene sulla base di criteri economici e sociali, con priorità ai nuclei con minori, persone in situazioni di disagio e famiglie monogenitoriali.
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Al contributo possono accedere i soggetti residenti in Sicilia da almeno 5 anni, con Isee relativo all'anno 2023 inferiore a 5 mila euro. Viene poi stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico è erogato secondo le seguenti fasce: 5.000 euro euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti.Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) è riconosciuto a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro sono assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.
Altri punti sono erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi per ogni figlio minorenne.
Vivere in affitto vale altri 5 punti, mentre 8 punti vanno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio è preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità è preferito quello con disagio sociale.
I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.
«Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato.
Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato.
Questo intervento non è solo un sostegno economico - conclude -, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro».
Per maggiori dettagli si può consultare l'avviso disponibile sul sito web della Regione Siciliana.
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