STORIE
Il talento di nonna Nerina: è lei la prima donna ad aver dipinto il carretto siciliano
Una passione che la accompagna sin da piccola, quando Nerina Chiarenza aspettava che il ferro si raffreddasse per iniziare a dipingere il legno con i colori vivaci
Nerina Chiarenza
Nerina Chiarenza ha 87 anni, vive ad Aci Sant’Antonio, vicino ad Acireale, ed è la prima pittrice donna del carretto siciliano. Sin da bambina, uno dei simboli della Sicilia ha costellato la sua vita.
Suo padre Sebastiano Chiarenza, infatti, era un costruttore di carretti siciliani e Nerina è cresciuta in mezzo ai suoi lavori. Lo aiutava quando forgiava le ruote, spegneva il fuoco del ferro che poi doveva essere montato nel legno, cominciava ad appassionarsi alla pittura e a quei colori vivaci della tradizione.
Poi il matrimonio da giovanissima e i bambini da crescere le hanno fatto accantonare per qualche anno il suo grande amore con cui riprende a fare i conti a trent’anni, per non abbandonarlo mai più. Da gioco, quale lo considerava all’inizio, la sua arte è diventata un’attività professionale che porta avanti ancora oggi e che riscuote sempre più successo.
Dipingendo tutte le parti - tavulazzu e casciata, purteddu, barruna, masciddara, chiavi e casci ’i fusu - del carretto siciliano, autentica opera d’arte da custodire e tutelare candidata a diventare Patrimonio Unesco, ha ricevuto riconoscimenti importanti.
Ha vinto il Premio Internazionale “Etna D’Oro” per la Pittura Folkloristica nel 1979 “per il prestigio che con i suoi colori ha saputo dare alla più autentica tradizione del folklore siciliano”, poi “La Clef de l’exportation” (Annèe de la Qualitè), a Parigi nel 1981 e ancora il Premio per la divulgazione del “Made in Italy” sul mercato tedesco alla Mostra dell’artigianato Italiano, svoltasi a Francoforte nel 1985.
La sua casa è il suo laboratorio e nei suoi carretti, oltre alle decorazioni con motivi geometrici e fitomorfi, risultano di particolare pregio le sponde, in cui riproduce come da tradizione le scene della Cavalleria Rusticana o la storia di Santa Genoveffa ma soprattutto le scene dell’Orlando furioso, da sempre le sue preferite.
Dal 2013 Nerina Chiarenza, grazie al suo talento, risulta formalmente iscritta nel “Registro delle eredità immateriali della Sicilia”, il registro dei tesori umani viventi che contribuisce alla salvaguardia del tesoro culturale dell’arte per tutelarne la sua utilizzazione e promozione.
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