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Il suo nome è introvabile nelle mappe: il paradiso delle farfalle è in un bosco siciliano

La Sicilia abbonda di ambienti misteriosi, nascosti e incontaminati. Vi portiamo in un polmone verde della Sicilia, poco conosciuto e dalle insolite caratteristiche

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 27 giugno 2023

Monte Casal Monaco

"Alcuni luoghi sono un enigma. Altri una soluzione".

Un aforismo che spiega perfettamente la bellezza del Monte Casal Monaco. La Sicilia abbonda di ambienti misteriosi, nascosti e incontaminati.

Nell’affascinante scenario di Montagna Grande, di fronte a Monte Polizo e alle campagne vitivinicole salemitane, appare nella sua struttura a forme tondeggianti e tozze un monte dalle insolite caratteristiche. Il suo nome è introvabile in qualsiasi dizionario geografico e chiuso dalla presenza di altre vette conosciute.

Un percorso lungo 12 km (circa) accompagna i curiosi e trekkisti all’interno di una sezione boscata intensa e controllata dal Demanio Forestale N.3. Rispetto ad altri polmoni verdi, il luogo è mantenuto pulito e curato nei minimi dettagli - un dato di fatto che evidenzia l’attività continua della Guardia Forestale nonostante la mancanza di visitatori.

La forestazione avvenne sin dai primi anni Sessanta e poi, nel tempo, consolidata con l’introduzione di arbusti sempreverdi come il pino. È una delle piante predominanti che si incontrano durante la passeggiata.
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Non è l’unico arbusto presente, anzi, la macchia mediterranea caratterizza l’intera area verde. Il primo tratto è scandito da una salita che spezza il fiato e dopo alcune centinaia di metri si raggiunge un punto di notevole interesse: le ex case di Adamo.

Sono strutture in pietra che contraddistinguono parte di quel territorio. È presente anche una grotta (presumibilmente artificiale scavata nella roccia). Difatti, mette in risalto un elemento (roccia) che domina l’intera escursione.

La montagna è stata sezionata e spesso, sono visibili i tagli inferti nei costoni che assumono un colorito particolare.

L’itinerario continua verso le Rocche” e si imbocca subito la salita che porta dritti alla cima posta ai 606 metri di altezza.

I terrazzi panoramici prendono il sopravvento e diventano i veri protagonisti non paganti. Ogni angolo nasconde una fetta di ambiente che merita di essere immortalata.

Le cittadine di Salemi e Vita sembrano minuscoli corpi immersi in un’immagine che abbraccia oltre ai citati monti Polizo e Montagna Grande anche il Bosco di Angimbè e in lontananza, Rocca della Busambra e il Lago Garcia (Mario Francese).

Una visuale che non lascia spazio a nulla di intentato perché si tocca con mano parte della Sicilia Occidentale. Inoltre, è visibile il Monte Bonifato. La vegetazione crea ampi spazi ombrosi e la scelta cade per un riposo meritato.

Da quel momento inizia una seconda parte intensa e caratterizzata dall’incontro con le farfalle. Sono colorate, di diverse tinte ammalianti e giacciono sui fiori pronte a spiccare l’ennesimo volo. Il percorso si riempie di profumi densi e tratti puri mai percepiti precedentemente.

Purtroppo, come spesso accade in Sicilia, una parte è stata devastata dagli incendi e oggi, si mostra tetra e desolante. La natura prova a riconquistarsi un posto in prima fila e rinvigorire un territorio mandato in frantumi dalla mano assassina degli esseri umani.

La strada continua imperterrita e, improvvisamente, dopo un paio di curve spunta un rifugio - uno dei pochi presenti nella provincia di Trapani. È curato, abbellito, con panche e tavoli in legno, una fontana (senz’acqua) e una serie di alloggi. Si presenta in ottime condizioni ma chiuso al pubblico come spesso accade.

È diventato insostenibile gestire una struttura condizionata dalla mancanza di turisti. Uno steccato in legno delimita il confine col resto del paesaggio e trova conferma dell’immenso valore ambientale del territorio. L’ultimo tratto in discesa è il preludio verso l’uscita e la conclusione di un percorso silenzioso.

Casal Monaco non è la classica montagna per scalatori racchiusa nella singola bellezza posta in cima. Il luogo fortifica l’idea di vivere attimi di tranquillità senza una specifica ricerca e questo aumenta il mistero che aleggia nel mezzo del bosco tra farfalle colorate e il candido suono emesso dagli uccellini.
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