ITINERARI E LUOGHI
Il "re" centenario dell'autunno in Sicilia: il sentiero (magico) del castagno di Taccarelle
L'Isola non ci fa rimpiangere proprio nulla, nemmeno la bella stagione. Dopo un ponte medievale, immersi nella natura, si arriva alla "corte" del maestoso albero
Cambiano i colori, il verde vira verso l'arancio e il giallo caldo, addirittura spuntano l'amaranto e il viola. Sarà anche la coda lunga dell'estate ma ce la stiamo godendo tutta, soprattutto con le gite fuori città. Tempo di cambiamento, tempo di rallentare ma anche di mettersi in movimento e partire per assistere allo spettacolo della natura che sprigiona tutte le sue ultime energie per poi entrare nella quiescenza invernale.
E tempo di frutti antichi che ritornano sui rami, i cui nomi sono proprio l'immaginario della stagione, alcuni conosciuti solo per chi ha una certa età e rappresentano ancora la tradizione, il passato che non tramonta mai, come le zorbe, altri solo sentiti nominare in tisane e infusi, rosa canina e biancospino, ma soprattutto le amatissime castagne che per tutti hanno il gusto delle caldarroste, dei dolci di castagnaccio, delle forme impresse nella frutta di Martorana: nel cestino classico il fruttino a forma di castagna non può mancare!
Dove andare per immergersi in una esperienza così emozionante camminando circondati da questa bellezza, assaporare il gusto di sapori raccolta, incontrare alberi centenari dai cui rami cadono ancora ricci ricchi di castagne?
Esiste un bellissimo sentiero, anche facile e adatto a tutti, che coniuga insieme natura e cultura, parte dal borgo di Petralia Sottana, affacciato sul panorama delle montagne che custodiscono il santuario Mariano più alto d’Europa, dove regnano le atmosfere medievali e tesori d’arte da scoprire tra luoghi di culto e palazzi nobiliari, botteghe e sapori tipici.
Per percorrere il sentiero ci si trova appena prima dell'ospedale Madonna dell’alto, davanti ad una capannina di segnalazione, e partendo da qui si unisce insieme la bellezza antica di uno dei paesi più belli delle Madonie, alla natura custodita dentro il parco omonimo.
È percorrendo questo sentiero che si arriva sul Ponte medievale di San Brancato, un arco unico di pietre sospese sopra le sponde del torrente Mandarini, sotto il quale si apre un minuscolo laghetto tra le rocce levigate dall'acqua e da gorgogliose cascate.
Uno scorcio bellissimo dove fare veramente a gara per fotografare l'acqua limpida e la cornice di vegetazione che lo nasconde. Tornando sul sentiero, che è parte di uno chiamato delle pietre e dell'acqua, si continua seguendo l'antica trazzera che i pastori usavano per le transumanzame e per salire o scendere dai valichi montani.
Seguendo il torrente dopo appena due chilometri dal ponte una deviazione sul percorso indica uno dei giganti della montagna il castagno di Taccarelle, un vetusto centenario nascosto tra un boschetto di frassini. Maestoso, alto ed elegante con la sua chioma folta e ombrosa sembra aspettare i visitatori sulla sommità delle radici.
A guardarlo non è difficile immaginarlo come uno degli alberi parlanti del Signore degli anelli, sembra proprio uscito dalla pellicola e venuto a dimorare tra queste montagne, circondato dalla corte dei castagni minori e degli agrifoglio che abitano nel bosco.
Qui si può restare a raccogliere castagne e fotografare i bellissimi agrifoglio già pieni di bacche rosse vermiglio, scoprire i daini che passano furtivi con i loro palchi maestosi e ascoltare anche il bramito, il loro canto del momento d’amore che cade proprio in questo periodo.
Autunno tempo di sapori, profumi e bellezza, in Sicilia un momento perfetto per vivere un’esperienza lontano dal caos cittadino, una vacanza in piena filosofia di destagionalizzazione senza rinunciare a nulla.
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