STORIE
Il lavoro in banca non fa più per lui: Biagio (dopo 15 anni) molla tutto e torna in Sicilia
La vita quotidiana era diventata pesante e per sfuggire alla tristezza, Biagio stravolge la sua vita, si trasferisce e inizia così a dedicarsi alla sua vera passione
Biagio Barbagallo
In particolare, deve tanti insegnamenti sia educativi che lavorativi, che sono stati alla base della sua professione di agronomo, a suo nonno materno Paolo, uomo di grande carisma e profondo conoscitore dell'arte agricola, oltre che a suo padre.
Oggi svolge la professione di agronomo e ad Enna produce legumi, grani antichi e pasta.
In realtà, ha stravolto la sua vita diversi anni fa dopo 15 anni di impiego in Banca d'Italia in giro per la penisola, da Torino alla Sicilia, quando si rende conto, improvvisamente, che quel tipo di lavoro, nonostante un trattamento economico di tutto rispetto, non fa più per lui.
«I ritmi estenuanti, la tensione continua, gli ambienti malsani, il lavoro routinario e monotono - afferma Biagio - mi creavano malessere e disagi, pertanto, decisi di tornare a lavorare la terra, anche per dar seguito a tanti anni studi universitari di Agraria, con rinnovato entusiasmo, approfondendo i temi legati ai grani antichi siciliani e ad una sana alimentazione».
Tutte attività legate alla passione per i grani e semi antichi, per un'agricoltura biologica sostenibile e per un'alimentazione equilibrata e salutare.
La vita quotidiana, per lui, era diventata pesante e per sfuggire alla tristezza iniziò così a coltivare grani antichi, aprendo un’attività di ristorazione e vendita di prodotti naturali e biologici.
A distanza di anni produce e distribuisce pasta e prodotti biologici, porta avanti il principio dell'alimentazione con cibi naturali che ha deciso di diffondere tramite seminari indirizzati ad adulti e, principalmente, a bambini.
«Oltre ai seminari rivolti a tutti coloro che hanno sensibilità per i temi legati ad una sana alimentazione il mio impegno di comunicazione - prosegue Biagio - cerca di coinvolgere anche i bambini: infatti, è importante portare anche all’interno delle scuole le informazioni utili per attuare una scelta consapevole verso un cibo naturale, locale e stagionale, che tenga conto dei ritmi e processi naturali, senza forzature o sostanze chimiche di sintesi».
Il suo impegno nel sociale e per la comunità è contraddistinto dal desiderio di trovare soluzioni volte al benessere, attraverso una sana alimentazione, con particolare attenzione ai ragazzi con disabilità intellettive.
«Per loro ho effettuato corsi e seminari, progettato fattorie sociali e didattiche al fine di coinvolgerli all'interno delle attività agronomiche e con gli animali.
Ritengo che l'agricoltura biologica sia al centro di un importante programma di sostenibilità ambientale; la scelta di un cibo naturale risulta essere, a mio avviso, alla base di un percorso virtuoso che porta benefici all'ambiente e al territorio, cosi come anche sulla salute e sull'economia».
Con passione, impegno, lavoro e tenacia continua a diffondere tali temi per tutta la Sicilia, sia ai bambini nelle scuole, protagonisti del nostro futuro, sia agli adulti, attori più o meno inconsapevoli di uno sviluppo insostenibile che sta accentuando sempre più una desertificazione ambientale, culturale e sociale.
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