ARTE E ARCHITETTURA
Il figlio che rassicura la mamma: "Ora ti passa" è il nuovo murale dell'Albergheria
Il titolo dell'opera è evocativo di una cura professionale e allo stesso tempo materna che l'ospedale Di Cristina, nel quartiere dell'Albergheria, rappresenta
Il murale "Ora ti passa" di Igor Scalisi Palminteri
L'opera, finanziata dal Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta e dall'organizzazione di volontariato l'Arte di crescere e realizzata con attrezzature e materiali messi a disposizione da LevantinoGroup e colorificio Di Maria, raffigura un medico donna con indosso lo stetoscopio, alla quale un bambino sta applicando un cerotto sulla fronte, ribaltando così i ruoli di dottore e paziente.
«Questo messaggio vuole essere la metafora della nostra società – spiega l'autore dell'opera -, i bambini ci possono guarire e noi adulti dobbiamo lasciarglielo fare, il nostro compito è far sì che i bambini possano prendersi cura di questa società, sia nelle azioni quotidiane che nelle situazioni straordinarie».
Il titolo dell'opera è evocativo di una cura professionale e allo stesso tempo materna che l'ospedale Di Cristina, immerso nel popolare quartiere dell'Albergheria, rappresenta nel suo essere presidio pediatrico sanitario.
Ma i significati sottesi del dipinto sono tanti, ogni particolare è stato studiato per dare forza a un messaggio che si rivolge idealmente a tutta la comunità del quartiere e a tutta la città.
«Il fondo aureo come in altri lavori che ho realizzato – spiega Igor Scalisi Palminteri - vuole sottolineare che questo è uno spazio sacro, non solo perché c'è un ospedale ma anche per la presenza di una comunità della quale dobbiamo prenderci cura».
A "prestare" i volti ai soggetti dell'opera pittorica sono la dottoressa Emanuela Petrona Baviera e il figlio: «Igor – spiega il medico - è un carissimo amico ed è anche un mio paziente. Ciò lo rende più che amico, perché io ho mandato di prendermi cura di lui. Per questo avrà pensato a me come medico da raffigurare in questo progetto: medico e mamma, una mamma-medico che si lascia curare dal suo bambino-paziente.
Questa è la medicina che amiamo, un meraviglioso gioco di parti in cui siamo curati dai nostri pazienti e di loro ci prendiamo cura. L'augurio a questo ospedale e alla mia città è che mai a una bambina, o a un bambino (ma neanche ai genitori, zii e nonni), vengano negate le cure che occorrono, perché la salute è un diritto di tutti, inviolabile».
"Ora ti passa" è soltanto il primo dei lavori di questo tipo effettuato all'Ospedale dei Bambini. È infatti in programma l'esecuzione di un secondo dipinto che sarà realizzato dall'artista Antonio Carlotta con la partecipazione dei bambini pazienti dell'ospedale.
«L'intervento pittorico che andremo a fare – spiega - nasce da un confronto con le associazioni e l'azienda ospedaliera. Proprio dal Di Cristina nasce l'idea di inserire il Leo bibens, nel rappresentare il senso di guarigione e di vigoria giovanile. Dopo, in linea con la mia idea di stile e appartenenza, sono stati inseriti dei decori siciliani in chiave moderna, in modo da poter fare dipingere con semplicità i bambini».
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