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Il danno e la beffa: a Palermo oltre 4300 scrutatori attendono di essere pagati (dopo un mese)

Tutti ricordano le amministrative del 12 giugno: assenze di massa, seggi chiusi, rallentamenti pazzeschi, mole di lavoro folle. Gli scrutatori ancora attendono di essere pagati. A chi possono scrivere

Balarm
La redazione
  • 11 luglio 2022

Ricordiamo tutti come sono andate le elezioni amministrative a Palermo lo scorso 12 giugno: assenze di massa di presidenti di seggi e scrutatori, seggi chiusi, elettori spostati in altri, confusione e rallentamenti pazzeschi nelle operazioni di voto e di conseguenza nelle operazioni si spoglio che sono andati ben oltre i limiti della "civiltà".

Scrutatori, presidenti di seggio che hanno rispetatto l'impegno preso, hanno passato chiusi nelle scuole circa tre giorni, perché se è vero che la convocazione per la composizione del seggio avviene il giorno prima delle lezioni, è dovrebbe trattarsi di una operazione relativamente veloce, già da quel giorno invece le ore di lavoro sono raddoppiate proprio le assenze di massa che hanno visto nei seggi rimasti vacanti, gli scrutatori rimasti 'ostaggio' fino a notte fonda nella speranza che arrivasse il sostituto-presidente e per il fatto che le schede da controllare e vidimare erano migliaia essendo, lo ricordiamo, accorpate alle amministrative anche le votazioni per referendum.
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Gli scrutatori dunque già il giorno della composizione del seggio (sabato 11 giugno) hanno iniziato a lavorare a alle ore 16 per terminare, nei casi più fortunati alla mezzanotte.

Il giorno delle elezioni, il 12 goiugno, sono andati via alle ore 4 del mattino nei casi più fortunati (l'appuntamento era alle ore 6 del mattino) e lo stesso il giorno seguente.

La cifra stanziata per la loro retribuzione si aggira attorno ai 208 euro in tutto e, nonostante il modo in cui si sono svolte le cose e la mole di lavoro che è andata ben oltre l'orario, la somma è rimasta la stessa.

Questo è il danno, la beffa è che da un mese, nonostante i dati e gli estremi per i pagamenti siano stati forniti dagli scrutatori agli uffici competenti per tre volte, in via telematica e in via cartecea già il giorno della composizione del seggio, i pagamenti non sono ancora stati effettuati.

La risposta fornita a Balarm dall'Ufficio coordinamento elettorale di piazza Giulio Cesare (ad onor del vero già una settimana fa, ndr) è questa: «Il personale dell'ufficio è impegnato a verificare e caricare tutti i dati comunicati in formato cartaceo dai presidenti di seggio per il pagamento dei componenti.

Appare ultroneo ricordare che a causa dell'hackeraggio, subito da questa amministrazione, non è stato possibile, così come gli anni precedenti, provvedere, motu proprio, all'inserimento dei codici iban usando direttamente il qr code stampato nel provvedimento di nomina. Il caricamento dell'enorme mole di dati di circa 4300 componenti ha rallentato il pagamento dei compensi».

Dunque dopo un mese, nonostante i dati per i pagamenti siano stati forniti agli uffici comunali competenti fin dal primo giorno, dei soldi nemmeno l'ombra.

Rispetto alle assenze di massa ricordiamo che notizia del 30 giugno era che la Digos sta stilando un'informativa chiesta dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. In seguito ci sarà l’iscrizione nel registro degli indagati. Già, perché per non presentarsi alle elezioni è necessario un motivo più che valido, come espressamente indicato nel regolamento per gli scrutatori.

Per informazioni potete contattare i numeri 091 7402220, 091 7402496, 091 740 3707 e mandare una email a servizioelettorato@comune.palermo.it oppure a ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it

Buona fortuna.
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