ITINERARI E LUOGHI
Il Castello di Carini torna all'epoca d'oro: come rinasce lo (storico) maniero
Si arricchisce dunque l’esperienza dei visitatori, che adesso potranno immergersi ancora più facilmente in un viaggio nel tempo che collega passato e presente
La vista dal castello di Carini
«Abbiamo fatto un lungo e meticoloso lavoro di ricerca - spiega Livia Vivona, presidente dell'associazione - per individuare pezzi capaci di valorizzare l’identità storica del Castello in grado di ricreare atmosfere vicine a quelle originali del Rinascimento.
Poi abbiamo sensibilizzato i proprietari, privati o collezionisti, a donarli alla nostra associazione e infine, attraverso un accordo di comodato d'uso in itinere - abbiamo messo a disposizione dell'amministrazione gli arredi storici di pregio recuperati».
Si tratta di un salottino Luigi XVI (della seconda metà del '700), un letto, una cassapanca, due armadi, due scrivanie, tre poltrone e sei sedie, tre credenze rinascimentali e due credenze del '700, oltre a decorazioni e complementi d’arredo che richiamano fedelmente l’epoca d’oro del maniero e che sono stati dislocati nei saloni, nelle stanze da letto e nei corridoi del castello, ambienti che grazie alla presenza dei mobili sembrano tornare a vivere.
«Grazie ad alcuni mobili precedentemente donati al Comune, al quadro del Principe La Grua Talamanca acquistato dagli italoamericani e dato in comodato d’uso sempre al Comune e al lavoro di associazioni come Jonathan Livingston, non solo custodiamo il nostro patrimonio, ma - commenta l’assessore ai Beni culturali e vice sindaco Salvatore Badalamenti - lo valorizziamo e rendiamo nuovamente fruibile in tutta la sua bellezza originaria».
«Questo intervento - commenta Enrico Vivona, della Jonathan Livingston - non si limita a essere un’operazione estetica, ma rappresenta una vera e propria opera di recupero storico e culturale, che si inserisce in un più ampio progetto di promozione del Castello come luogo simbolo della città e della sua storia.
L’associazione Jonathan Livingston Odv, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio, ci tiene a sottolineare come questo progetto sia un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini possa produrre risultati straordinari».
L’associazione e l'amministrazione invitato tutti a visitare il Castello di Carini per vivere un’esperienza unica e coinvolgente, in cui arte, storia e cultura si fondono in un dialogo capace di emozionare e ispirare.
Domani, 4 dicembre, in occasione del 461esimo anniversario della morte di Laura Lanza di Trabia, al Castello andrà in scena lo spettacolo (a pagamento) "Et nova sint ominia".
Una buona occasione per ammirare anche i nuovi arredi e gli spazi riaperti negli ultimi mesi: la stanza della guardia e la prigione.
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