ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsCulturaItinerari e luoghi

I tour inediti con "Le Vie dei Tesori": le visite a Bagheria, Corleone e Termini

L'ultimo week end del festival nelle tre città del Palermitano. Ecco cosa non perdere, sabato e domenica, tra luoghi, passeggiate ed esperienze uniche

Balarm
La redazione
  • 26 settembre 2024

L'Arco Azzurro a Mongerbino

A Bagheria si va per ville e se ne ascolta la vera storia dalla voce di un esperto divulgatore. A Termini Imerese si assiste a danza e giochi infuocati nella pinacoteca del Museo Civico dove si scopre esposto un prezioso violino settecentesco che domenica, durante le visite, viene suonato da Samuele Palumbo, il giovanissimo vincitore di "Tu sì que vales", che è cefaludese.

A Corleone vi spiegano come si salvano e si curano i piccoli abitanti del sottobosco.

Insomma, questo terzo e ultimo weekend delle Vie dei Tesori nel Palermitano è da non perdere, forte anche dei numeri magnifici che stanno riscontrando le città.

Sabato e domenica, 28 e 29 settembre, bisogna assolutamente dividersi, impossibile vedere tutto, ma si possono comunque utilizzare gli stessi coupon, che sono poi validi anche per Carini e Palermo (dove il festival prende il via dal 4 ottobre).

Partiamo da Bagheria (leggi qui il programma completo) dove in chiusura di festival, c'è un prezioso regalo: un esperto divulgatore come Antonello Gargano ha passato ore a studiare le cosiddette ville della “villeggiatura” in rapporto alla "Baarìa del tempo": domenica a chiusura delle visite, partendo dagli studi di Belvedere sul restauro della villa, “passeggerà” tra storia e aneddoti di Villa Aragona Cutò; forse molto più simile ad un palazzo cittadino, fu ceduta a malincuore dai Tomasi di Lampedusa a privati (acquista online).
Adv
Sono anche le ultime ore per visitare con il festival Villa Palagonia, tra i siti più amati dal pubblico alla scoperta della storia del nobile che la volle “carica” di mostri; Villa Cattolica con il Museo Guttuso, scoprendo la collezione che il pittore bagherese volle donare alla sua città; la Torre dell’acqua di Aspra, alta quasi 30 metri; la putìa dove lavorò da bambino il poeta Ignazio Buttitta, e l’Oasi Blu con i ricordi dei viaggi intorno al mondo di Nino Rizzo.

Ultimi percorsi fuori porta: venerdì si scopre Aspra dalla voce delle sue donne; tempo permettendo, si va in barca a vela nel golfo di Santa Flavia e si tenta il battesimo del mare a Porticello; domenica pomeriggio il geo trekking a Monte Catalfano con Giulia Cancila. Sempre domenica 29, alle 9.45 con la pittrice Caterina Guttuso, alla ricerca della Bagheria di una volta (leggi qui il programma delle esperienze).

A Termini Imerese le ultime serate del festival saranno dedicate agli spettacoli (leggi qui il programma completo): nella pinacoteca del Museo Civico debutta MUNCH, coreografia di Silvia Anna Lee Cirivello che la interpreta con Gaia Macaluso; l’ispirazione è la Recherche proustiana, traslata al “gusto”: il limone e il pane diventano strumenti per attivare il ricordo, ma anche per alterare il movimento che cerca una sua compostezza.

È anche un’occasione per scoprire, tra i pezzi esposti al Museo Civico, un prezioso violino settecentesco “Matteo Goffriller", uno dei padri della liuteria italiana: trafugato e ritrovato, lo strumento è stato suonato da importanti giovani musicisti e così anche domenica quando lo suona anche qui Samuele Palumbo.

Tra gli altri siti, continua ad essere molto gettonato palazzo Sansone Chiarano alla Gancia dove si cammina sotto soffitti affrescati dal Gregorietti, tra arredi d’epoca, seguendo l’enfilade di saloni rivissuta con la guida dei padroni di casa.

La bottega di masciddara di don Totò Sperandeo, raccontata dal nipote Fabrizio; le visite alle terme romane guidati dall’ingegnere che ne ha curato il restauro, Stefano Lo Re.

Alla chiesa degli “Scappuccini” una bellissima sorpresa, in linea con i temi e le sinergie delle Vie dei Tesori: guidati da Maria Rita Costanza, i ragazzi dell’ICS Tisia d’Imera (sabato) e quelli dell’ICS Balsamo Pandolfini (domenica) in costume dell’epoca, raccontano le cappelle, la mostra di arredi sacri, i preziosi inginocchiatoi con le preghiere a caratteri minuscoli. E un prezioso affresco settecentesco che si sta irrimediabilmente deteriorando. Domenica si arriva anche al sito archeologico di Mura Pregne, anteriore addirittura a Himera.

Corleone si muove miscelando come è sua abitudine, tra storia, impegno antimafia e natura (leggi qui il programma). Iniziamo dalla storia: non tanti sanno che uno dei più antichi Miliarium (le pietre miliari delle strade romane, questo risale al 252 a.C.) è esposto al Museo Pippo Rizzo, tra fossili e reperti del Paleolitico e del Mesolitico; c’è anche un flauto ricavato da un femore umano, risale al 1200 a.C. e a quanto pare, è lo strumento musicale a fiato più antico d’Europa.

Non va perso il Monastero benedettino con il suo chiostro; e la chiesa del Carmine ma scoprite l’oratorio dei Carmelitani dai colori strabilianti; la chiesetta neoclassica di santa Rosalia dedicata alla patrona di Palermo.

Poi l’impegno: al Cidma (il Centro di documentazione antimafia), tra le centinaia di faldoni del Maxi Processo, saranno da sfogliare quelli con le dichiarazioni di Tommaso Buscetta; al neonato NoMa (NoMafia), si ascolteranno le voci di Pif, Ficarra e Picone, Pippo Baudo, Teresa Mannino, raccontare le storie dei morti di mafia.

Se invece si raggiunge Ficuzza ecco uno degli unici due Centri di recupero per la fauna selvatica esistenti in Sicilia, dove si curano uccelli, rettili, piccoli mammiferi feriti che arrivano da tutta l’Isola; è gestito dalla Lipu, nella residenza che fu la casina di caccia di re Ferdinando di Borbone.

Domenica è inoltre possibile raggiungere Corleone in autobus da Palermo: partenza da piazzale Giotto, visita durante il tragitto all’azienda agricola Di Sirena – che fa parte del progetto satellite Terre dei Tesori (leggi qui il programma completo) - per assaggiare le arance, passeggiando tra gli alberi e visitando l’orto; poi a Corleone in libertà, usufruendo di 4 coupon in omaggio, e rientro nel tardo pomeriggio. (Prenotazioni al numero: 091 8421309).

COME PARTECIPARE
Per partecipare a "Le Vie dei Tesori" basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web del festival o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.

Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso.

Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro.

Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line sul sito web del festival.

Per visitare Bagheria, Carini, Corleone, Palermo e Termini Imerese si può utilizzare lo stesso coupon multingresso ma solo per le visite e non per le passeggiate, per le esperienze e tutte le altre attività. Per passeggiate, esperienze e tutte le altre attività bisogna prenotare e acquisire il biglietto dedicato.

A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili.

I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI