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Ha una storia millenaria, c'è la Pietra della poesia: il "paese dei 3 quartieri" in Sicilia

Passeggiare in questi luoghi significa immergersi in un viaggio nel tempo, tra antiche tradizioni, architetture medievali e scorci pittoreschi. Vi ci portiamo

  • 14 marzo 2025

Il borgo di Mineo

La Sicilia è un’isola ricca di tesori naturali e monumentali. Luoghi a volte dimenticati, o sconosciuti, racchiudono storie medievali e leggende accattivanti.

Mineo è considerato il "paese dei tre quartieri" e allo stesso tempo il “paese dei poeti” poiché, diversi sono i personaggi illustri della letteratura italiana che sono nati proprio in questo piccolo paesino della provincia id Catania.

Quali le leggende ad esso collegate? Mineo ha una storia millenaria, ricca di fascino e cultura.

Passeggiare tra i suoi tre quartieri significa immergersi in un viaggio nel tempo, tra antiche tradizioni, architetture medievali e scorci pittoreschi. Ogni angolo racconta una storia, rendendo Mineo una meta ideale per chi ama esplorare i tesori nascosti della Sicilia e scoprire intrighi, inganni e amori di coloro che nel medioevo l’hanno abitata.

La sua particolare struttura urbanistica lo divide in tre quartieri storici, ognuno con una propria identità e tradizioni ben radicate. Ciascuno dei quali ruota attorno a una chiesa madre:
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Quartiere di Sant’Agrippina: Questo quartiere prende il nome dalla chiesa dedicata a Sant’Agrippina, patrona della città. La chiesa rappresenta un punto di riferimento sia religioso che culturale per gli abitanti.

Ricostruita in seguito al terremoto del 1693, sui ruderi di un antico edificio medioevale, la chiesa di San Pietro, dalla barocca facciata, dove è conservata un’importante statua lignea del Cristo alla colonna e la chiesa di Santa Maria Maggiore, forse la prima chiesa edificata a Mineo, nel luogo in cui sorgeva l’antico tempio pagano dedicato al dio Sole.

Quartiere di San Pietro: Centrato attorno alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, questo quartiere è caratterizzato da strette vie e abitazioni storiche che testimoniano l’evoluzione architettonica del paese nel corso dei secoli.

Passeggiando per le vie è possibile immergersi in un’atmosfera unica, dove ogni angolo racconta storie di un passato ricco e affascinante, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire le radici profonde di questa comunità siciliana.

D’altronde Mineo è famosissimo per i vicoli caratteristici in cui, durante le festività natalizie, viene allestito ed animato il presepe vivente visitato da tutta la Sicilia;

Quartiere di Santa Maria Maggiore: questo quartiere si sviluppa intorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Esso sorge in cima al colle settentrionale, posto in prossimità dei ruderi del castello Ducezio. Di certo di grande rilevanza storica e artistica per la comunità menenina.

La particolarità di tutto ciò consiste nel fatto che nulla è dato al caso! La suddivisione del paese in questi tre quartieri non è ideale ma ben delineata da tre vie principali che si diramano dalla centrale:

• Piazza Ludovico Buglio verso la periferia;
• Via Palica (nota anche come Varanna o Via Grande) che separa il quartiere di Sant’Agrippina da quello di San Pietro;
• Via Divisione che delimita il confine tra il quartiere di San Pietro e quello di Santa Maria.

Questa organizzazione territoriale rispecchia l’impianto urbanistico medievale dell’ allora chiamata Maneo, che ha mantenuto nel tempo la sua struttura originaria. È proprio questa la particolarità che caratterizza Mineo.

Ogni quartiere non solo rappresenta un’unità geografica, ma incarna anche l’identità e le tradizioni della comunità locale, rendendo Mineo un esempio significativo di come la storia e la cultura possano influenzare la configurazione di un luogo.

Proprio di cultura è ricco Mineo. Gli amanti della letteratura italiano sapranno che molti personaggi illustri sono originari proprio del piccolo paesino della provincia di Catania.

Quinto Ennio, per esempio, padre della letteratura latina, poeta e drammaturgo di grande influenza nella Roma repubblicana, nacque a Mineo nell’antica Menae. Francesco Paolo Frontini, compositore e musicista, noto per le sue opere liriche e per aver contribuito alla musica popolare siciliana, è originario di Mineo.

Anche Luigi Capuana, scrittore, critico letterario e giornalista nacque a Mineo. Questi personaggi illustri hanno contribuito a rendere Mineo un punto di riferimento nella cultura siciliana e italiana ma con le loro storie si intreccia una leggenda alquanto curiosa. Sembrerebbe che, proprio a Mineo in contrada Camuti si trovi una villa circondata da un alone di mistero.

Secondo una leggenda al suo interno c’è la “Pietra della Poesia” detta anche “Pietra filosofale”, dove ogni madre in attesa può sedersi e assicurarsi così un figlio poeta.

Che le madri dei poeti sopracitati, con in grembo le loro creature, si recarono in questo luogo magico non se ne può avere certezza, ma di certo si cela sui loro figli un alone di mistero che li lega ancor più alla loro terra nativa. Un legame quello dei poeti con la loro Mineo che non potrà mai dissolversi.

Ne consegue che Mineo sia un paesino depositario di storia, arte e cultura.
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