ITINERARI E LUOGHI
Ha un passato millenario, il nome significa "quercia": i tesori della Perla degli Iblei
È bene non lasciarsi ingannare dalle dimensioni ridotte perché è ricca di monumenti. Ed è protagonista di una leggenda che affascina ancora oggi
Il borgo di Giarratana
Soprannominata la Perla degli Iblei, questa cittadina è abitata da quasi 3.000 persone e conserva i resti di un passato millenario. È bene non lasciarsi ingannare dalle dimensioni ridotte, perché Giarratana è ricca di monumenti, edifici sacri, esemplari naturali unici nel loro genere ed è anche la protagonista di una leggenda che affascina ancora oggi i visitatori di tutto il mondo. Le prime tracce di insediamenti umani risalgono al II millennio a.C., probabilmente a opera dei Siculi.
Tuttavia, il borgo iniziò a svilupparsi nel periodo medievale, diventando un importante risorsa commerciale. La posizione geografica dell’antica cittadina e i suoi numerosi corsi d’acqua che confluivano tutti nel fiume Irminio erano molto vantaggiosi per i conquistatori.
Le opere di fortificazione iniziali di Giarratana cominciarono probabilmente nel 1091, quando Ruggero I concesse la città di Ragusa come contea al figlio Goffredo I d’Altavilla.
Il nome Giarratana, invece, deriva da Cerretanum (dal latino cerrus). Questo termine, che in italiano significa “quercia”, è stato assegnato dopo il sisma e richiama i numerosi boschi presenti nel territorio, ma nei secoli successivi, per assonanza fonetica, il nome si trasformò in Giarratana. Agli inizi del ‘700, la famiglia dei Settimo di Fitalia costruì il proprio castello baronale in questa città, dotandolo di numerose stanze con preziose decorazioni.
Tra le grandi mura di questa fortezza furono costruite anche prigioni e scuderie, ma si narra che nelle grotte i nobili nascosero anche un ricco tesoro. Questa leggendaria fortuna includerebbe dei forzieri colmi di monete d’oro e pregiate armature.
Nessuno è ancora riuscito a trovare questo antico patrimonio, ma ogni anno nelle misteriose grotte del castello viene allestito il Presepe Vivente di Giarratana. L’antica fortezza della famiglia Settimo, però, non è l’unico edificio storico del borgo, perché la cittadina in provincia di Ragusa è un vero e proprio museo a cielo aperto.
La Chiesa Madre di San Bartolomeo, con la sua imponente facciata e gli affreschi rinascimentali all'interno, è uno dei gioielli architettonici del comune. Venne edificata pochissimi anni dopo il terribile sisma che colpì la città e rappresenta il più antico edificio di culto di Giarratana. A differenza di altre costruzioni, la Chiesa Madre non ottenne grandi finanziamenti, perciò furono necessari più di due secoli per ultimarla.
Una particolarità che distingue questo edificio dallo stile rinascimentale è la presenza di un solo campanile laterale, che rende la facciata unica nel suo genere. Il cuore di Giarratana è il quartiere chiamato "U Cuozzu", dove le antiche vie custodiscono la tradizione e la storia del luogo. Si intuisce chiaramente la motivazione del nome del quartiere: il "cucuzzolo" è la parte più alta del monte su cui sorge la cittadina.
Grazie alla preziosa storia custodita tra le mura, “U Cuozzu” è stato eletto bene demo-etno- antropologico dalla Soprintendenza per i Beni Culturali.
Un altro luogo di grande importanza situato nel cuore di Giarratana è Palazzo Barone, dove ha sede il Museo Ibleo dell’Emigrazione. In queste sale è possibile ripercorrere le tappe fondamentali del processo di espatrio siciliano grazie a numerosi materiali fotografici, letterari, editoriali e musicali.
Con i vari siti archeologici, luoghi di culto, musei e attrazioni, Giarratana è la meta perfetta per ogni tipo di visitatore. In questo piccolo borgo in provincia di Ragusa ogni stradina può stupire con i suoi tesori, anche negli angoli più inaspettati.
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