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Guarda che eclissi: i fenomeni nel cielo notturno di luglio tra Luna e i pianeti giganti
Da tutta Italia si vedrà il fenomeno astronomico dell'estate: un'eclissi parziale di Luna accompagnata dalle "notti dei pianeti giganti", il 12 e 13 luglio
Un'eclissi lunare
Il primo è come una celebrazione da parte della volta celeste: la missione Apollo 11, andata nello spazio la sera del 16 luglio di 50 anni fa viene in qualche modo ricordata anche dalla Luna con un'eclissi parziale ben visibile anche dall'Italia.
L'evento è accompagnato dalle "notti dei pianeti giganti": infatti il 12 e 13 luglio portano tutti gli appassionati con il naso all'insù per osservare Giove e Saturno.
Grazie alla visibilità ancora ottimale di Giove, che è stato all'opposizione in giugno, luglio è spettacolare per le osservazioni planetarie: le serate del 12 e 13 luglio sono da dedicare all'osservazione dei due pianeti giganti, meglio se con un buon telescopio grazie al quale si potrebbe osservare anche Plutone (all'opposizone il 14 luglio).
Il massimo dell’eclissi è alle 23.30 ma trattandosi di un'eclissi parziale, non tutta la faccia visibile della Luna è oscurata.
Pian piano l’ombra scompare poi dal disco lunare, completando la fase verso l’una circa antimeridiana del 17 luglio: l’uscita dal cono di penombra, che sancisce la fine dell’eclissi, si verifica alle 2.20 antimeridiane.
A differenza dell'eclissi solare, (dove il cono d'ombra della Luna è relativamente modesto), in quella lunare l'ombra proiettata dalla Terra è maggiore della superficie della Luna e ciò comporta la presenza di uno spazio scuro definito "cono di penombra".
Quando la Luna si trova nel cono d'ombra della Terra, a seconda della quantità di superficie oscurata, siamo in presenza di eclissi totali o parziali e quando invece transita, parzialmente o totalmente, nel cono di penombra, ci troviamo di fronte alla cosiddetta eclissi penombrale.
Una curiosità: le eclissi lunari totali hanno magnitudo (grandezza) del 100% o anche maggiore, possono durare poco più di un ora e mezza e vengono osservate con più interesse poiché il riverbero dei raggi solari e il graduale passaggio dal cono d'ombra a quello di penombra, sono causa del curioso mutamento della colorazione della superficie lunare, che va dal rossastro (Luna di sangue) al verde petrolio.
In quelle parziali invece la Luna appare soltanto morsicata, perché è troppo lontana dell'eclittica e non rientra a pieno nella zona d'ombra della Terra .
Infine, oltre all'eclissi e ai pianeti giganti il cielo serale di luglio ha molto altro da offrire tra costellazioni e congiunzioni visibili.
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