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Grazie Palermo: la storia di Rumon, il medico chirurgo che vendeva rose per strada
È arrivato dal Bangladesh con la sua famiglia che poi è andata a vivere in Inghilterra: Rumon Siddique però è rimasto e grazie a dei benefattori ha potuto proseguire gli studi
Rumor Siddique
È l'incipit della missiva che Rumor ha scritto al sindaco di Palermo per ringraziare questa città a cui è: "Profondamente riconoscente", scrive.
La storia di Rumon, positiva e di bella integrazione, lo ha visto anche insignito da Leoluca Orlando come Tessera preziosa del Mosaico che costituisce Palermo, perché «in una città multietnica - dice il sindaco - tante etnie possono vivere in modo sinergico e Rumon è un simbolo di tutto questo».
"Mi trasferii dal Bangladesh a Mantova 19 anni fa con la mia famiglia, - continua la lettera - i miei genitori facevano lavori umili ed io ero un semplice bambino immigrato destinato a crescere con l'aspettativa di diventare forza lavoro che potesse aiutare la restante parte della mia famiglia".
"Mi invitavano regolarmente a casa loro la domenica, mi lavavano i vestiti, mi hanno indirizzato alla lettura. In quel periodo la mattina andavo a scuola e la sera vendevo rose per sostentare i miei studi e la mia famiglia".
La letteratura da subito conquista Rumon che si rivela essere molto bravo a scrivere e ad apprendere l'uso della lingua italiana, e soprattutto diventa un grandissimo appassionato della Divina Commedia, un giorno partecipando ad un corso letterario, sotto suggerimento della sua professoressa di italiano.
il suo tema finisce sulle pagine del Giornale di Sicilia e viene letto dal governatore del club Rotary di Palermo che decide di destinare per Rumor una delle borse di studio all'interno del progetto "Concretizza i tuoi sogni".
Da quel momento la vita del ragazzo cambia completamente: rimane a Palermo da solo perché tutta la sua famiglia si trasferisce in Inghilterra e, intanto si scopre molto portato per lo studio e vorrebbe proseguire gli studi in medicina.
Così il notaio Salvatore Abbruscato (governatore del Rotary) insieme l'ottico Giuseppe Galeazzo decidono di aiutare il ragazzo sovvenzionandolo con una quota mensile di 400 euro e di mettergli a disposizione una piccola casa e così il ragazzo ha la tranquillità e la serenità per dedicarsi agli studi.
«Mi hanno sempre consigliato di non perdere tempo con lavori e altre cose che potessero distrarmi dai miei studi - racconta Rumon - e così ho fatto, a ottobre scorso mi sono laureato in Medicina e Chirurgia a Palermo adesso sto studiando per l'esame per la scuola di specializzazione che sarà a giugno».
Il ragazzo si è laureato con 110 e lode a soli 27 anni e ci tiene a ringraziare questa città e chi la abita per avergli sempre donato "Il minimo indispensabile, ma sempre il massimo possibile".
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