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Fu la sala stampa di Italia '90 a Palermo: nel "pallone" di viale del Fante torna lo sport

Sono necessari imponenti lavori di recupero ma finalmente dopo tanti anni la struttura sembra aver trovato una nuova "destinazione sportiva". Ecco i dettagli del progetto

  • 7 aprile 2021

La struttura chiamata "Pallone" in viale del Fante a Palermo

Sembra fare un passo in avanti l’interlocuzione, avviata già nel 2019, tra il Comune di Palermo e la Federazione nazionale della Scherma per l’assegnazione della struttura, nota come il "pallone di Italia ’90", che si trova in viale del Fante e che ospitò, proprio nel 1990, la sala stampa dei Mondiali di calcio.

«In occasione dei Campionati italiani Assoluti di Scherma del 2019, per l’edizione numero 100, che si sono svolti a Palermo - ci ha detto Massimo La Rosa, presidente del Club Scherma Palermo - l’allora presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, nell’ambito di altre iniziative volte alla promozione di questo sport, avanzò la richiesta di una sede ufficiale che potesse ospitare, in futuro, le manifestazioni legate alle nostre attività.

La richiesta fu ben accolta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e in breve tempo si individuò questa struttura».

La destinazione a “struttura sportiva” arriva dopo tanti anni in cui la sede è stata adibita ad uso di uffici comunali (tra i quali l’anagrafe, la statistica, la toponomastica e la protezione civile).
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Poi l’abbandono (per quanto ancora dentro vi siano materiali e beni che testimoniano le attività) e oggi la possibile rinascita, in tempi ancora non definiti.

«Fino ad ora le attività qui a Palermo - ha continuato La Rosa - sia quelle legate agli allenamenti che quelle legate alle gare, si svolgono all’interno di palestre private che ci vengono incontro e, in questo anno difficile, è stato tutto ancor più complicato.

La scherma è uno sport che richiede spazi adeguati e la sede a cui si è pensato sarebbe ottimale sia per il nostro sport ma anche da mettere a disposizione per altre discipline sportive.

L’intento della Federazione, nell’avanzare questa richiesta, è stato quello di dare qualcosa al territorio, una realtà concreta, per rilanciare la nostra attività che, negli ultimi anni, si è un posto rallentata.

L’unico limite, non facile da superare, al momento sono i lavori necessari per il ripristino di questa struttura, che è stata abbandonata per molto tempo.

Dai progetti presentati la cifra stimata oscilla tra i 500 e gli 800 mila euro cifra che, certamente, noi, società composta da piccole entità, non potremmo affrontare.

Speriamo, certamente, in qualche grande sponsor che possa aiutare a realizzare questo obiettivo che noi, da soli, non potremmo mai raggiungere senza il sostegno del Comune».

D'altro canto l'assessore Toni Costumati, da poco tempo in giunta con le deleghe realtive al Patrimonio, che comprendono Verde, Reset e Cimiteri, ha voluto sottolineare come il progetto, tra le altre cose, rimanga «sub iudice alla verifica dell'abilitazione a questa nuova destinazione».

«Ho accolto, condividendo, l'intendimento del sindaco Orlando - ci ha detto l'assessore - che però dovrà affrontare diversi passaggi che oltre me coinvolgeranno altri settori della gestione comunale.

È certo che prima di qualunque altro passo, così come stiamo già facendo, dovremo verificare la conformità alle normative per la destinazione e dunque trovare sinergie con gli altri soggetti quali la Rap, ad esempio, per lo smaltimento dei rifiuti ma anche per la nuova destinazione di arredi presenti che potrebbero tranquillamente essere destinati, in quanto ancora utilizzabili, ad altre realtà.

Per quanto mi riguarda - ha concluso Costumati - sto provando ad accelerare i segmenti amministrativi in capo alla mia gestione, consapevole che il progetto sia ben più ampio e oneroso anche dal punto di vista economico per il recupero in pieno della struttura».
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