NUOVI SPAZI
Fontane, il laghetto e l'anfiteatro: dopo 10 anni lo Zen (finalmente) avrà la sua piazza
Ancora non ha un nome ma - cosa più importante - ci sono i soldi per realizzarla. Come sarà la piazza dello Zen: tra area giochi, alberi di agrumi e campetto di calcio
Siamo a Palermo, e il “ranocchio” in questione è il quartiere Zen che, finalmente (si spera) avrà la sua piazza verde, dove i più piccoli potranno giocare, i residenti ammirare le nuove sontuose fontane, annusando, nell’aria, l’odore delle arance siciliane, mentre gli amanti del vintage, invece, giocare persino a bocce.
Questa la nuova identità dell’area che sorgerà proprio nella piazza prospicente la parrocchia di San Filippo Neri. Il “bacio principesco”, in questo caso, invece, è rappresentato dal via libera, avvenuto in Consiglio comunale nei giorni scorsi, ai fondi ex Gescal, che porteranno alla riqualificazione, oltre che del quartiere Zen, anche delle zone Borgo Nuovo e Sperone.
Una notizia che arriva dopo (troppo) tempo. Anni in cui il degrado e l’incuria hanno caratterizzato la zona, generando il malcontento dei residenti che chiedevano, a gran voce, un’area più vivibile: «La realizzazione della piazza è una vertenza antica, nata circa 10 anni fa» racconta Mariangela Di Gangi, consigliera del Comune di Palermo.
«Lo spazio in cui sorgerà è totalmente da espropriare e si trova alle spalle della chiesa, proprio al centro del quartiere Zen 2. Quest’area, da progetto originario del quartiere, doveva ospitare edifici dedicati ai servizi, ma non sono stati completati gli spazi destinati alla socialità.
Abbiamo allora chiesto alla Regione di aiutare il Comune a riappropriarsi dello spazio. Negli anni, sono state tante le vertenze. Partì anche un’interlocuzione con il precedente sindaco, Leoluca Orlando, che realizzò il campetto. Ma non c’era ancora nessun finanziamento».
Ma cosa prevede, nel dettaglio, il progetto esecutivo? Verrà realizzata un’area centrale, all’interno della quale verranno collocate due fontane a raso con giochi e getti d’acqua. Nelle vicinanze, ci sarà, poi, una zona ricreativa, prospiciente la parrocchia, dotata di tavoli da ping-pong, tavolini in muratura, un campo di bocce e pavimentata con basole di pietra bianca.
Spazio anche alla vegetazione con la piantumazione di alberi di ulivo e un’area verde, sul lato sud-est, nella quale sarà realizzato un laghetto artificiale. I più piccini, invece, potranno divertirsi nell’area giochi attrezzata, collocata dal lato opposto al campetto di calcio già esistente in via Primo Carnera, dove verrà, inoltre, realizzata una gradinata, che diventerà una sorta di anfiteatro.
Cosa c’è di più bello di godere di uno spazio con gli occhi…e con il naso? Ebbene sì: non solo colori, ma anche odori e profumi grazie agli alberi di arance e limoni che saranno piantati lungo tutto il perimetro della piazza. Verrà anche implementato l’impianto di illuminazione, sia attraverso la collocazione di lampioni alti posti principalmente lungo i bordi dell’area centrale e gli ingressi principali, sia con lampade basse.
«Negli anni, c’è stata inoltre una presa di coscienza da parte del quartiere. È un posto trascurato – prosegue Mariangela Di Gangi -. Da anni, purtroppo, l’area è invasa dai rifiuti che, sì, sono sempre meno, ma c’è ancora tanto da fare, e con questo progetto abbiamo cominciato a mettere un primo tassello, ma il percorso è lungo e non finisce, di certo, qui. Occorrerà monitorare affinché si arrivi alla posa della prima pietra.
Si tratta, inoltre, di un progetto che racconta di più di una bella opera, perché mette in luce la fiducia e la riposta di un quartiere nei confronti delle istituzioni, che hanno saputo raccogliere e non tradire le aspettative dei cittadini che hanno alzato la voce e che, ciclicamente, attirano l’attenzione».
«Il voto del Consiglio comunale, che ha ratificato l'accordo di programma stipulato a dicembre scorso tra la Regione e il Comune consente di sbloccare finalmente oltre 60 milioni di fondi ex Gescal per gli interventi di recupero di importanti zone degradate della città» commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò.
«Insieme con il presidente della Regione Renato Schifani, e al sindaco, Roberto Lagalla - prosegue -, avevamo firmato l’accordo di programma che consentirà di portare a termine, entro cinque anni, opere pubbliche di recupero e riqualificazione urbana allo Zen, a Borgo Nuovo e allo Sperone, utilizzando fondi fermi da oltre venti anni e che rischiavano di andare perduti se il Consiglio comunale non avesse ratificato l’intesa.
Il pericolo è stato scongiurato grazie al lavoro sinergico di Regione e Comune e adesso si potrà intervenire su scuole e piazze, sul recupero di immobili di edilizia residenziale pubblica, sul ripristino di strade, marciapiedi e spazi verdi».
L’accordo di programma dello scorso dicembre prevede un investimento totale di 62,7 milioni di euro, con un impegno economico della Regione pari a 47,5 milioni costituito dai fondi ex Gescal, per realizzare 20 opere pubbliche, di cui cinque già ultimate.
L'Amministrazione comunale, oltre a integrare con proprie risorse il finanziamento, si impegna a iniziare tutti i lavori entro tre anni e a completarli entro il 2028.
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