Fino a cessata emergenza: vietato per le alghe il mare di Sferracavallo e Barcarello
L'Ostreopsis Ovata è un'alga talmente piccola da non essere visibile a occhio nudo e il rischio è dovuto al rilascio di sostanze irritanti: troviamo però la segnaletica

Il mare a Barcarello (Sferracavallo, Palermo)
L'Ostreopsis cf Ovata è un'alga talmente piccola da non essere visibile a occhio nudo, può causare intossicazioni nei bagnanti che si immergono nelle acque infestate, ma non con effetti tali da mettere in pericolo la loro vita. È tipica delle zone tropicali, ma ultimamente sono sempre più frequenti i casi in cui viene rilevata anche nei mari italiani.
In entrambi i tratti è stata disposta l’apposizione di segnaletica di avviso ai cittadini con la quale, in considerazione del potenziale rischio dovuto al rilascio di sostanze irritanti nell'aria, si consiglia di non sostare nelle immediate vicinanze delle zone interessate al fenomeno.
“Divieto temporaneo di balneazione- zona sottoposta a controllo analitico per fioritura algale. In attesa dei risultati analitici si consiglia di non sostare nelle immediate vicinanze”.
I cartelli dovranno rimanere affissi fino a quando l’ARPA Sicilia avrà comunicato gli esiti analitici che confermano valori inferiori al limite di soglia previsto dalla normativa. Sarà cura dell’Arpa Sicilia informare l’Amministrazione Comunale in merito alle risultanze di dette analisi per l’emissione dei provvedimenti di competenza e per la rimozione dei cartelli per cessata emergenza.
A Sferracavallo - cui si riferisce l'ordinanza sindacale n. 159 - il tratto interessato è identificato con le coordinate Lat. 38,20167 N - Long. 13,27669 E.
A Barcarello, il tratto interessato è identificato con le coordinate Lat. 38,21106 N - Long. 13,28767 E.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Stella, moglie del "Principone": a chi si ispira la principessa di Salina del Gattopardo
-
STORIA E TRADIZIONI
In Sicilia solo un'altra parola vale quanto questa: perché un "suca" è per sempre