STORIE
Figli celebri della Sicilia, uno studio ne svela le origini: la storia (in musica) degli Scarlatti
La musica che fa sognare e ricorda la storia, di una città e di una famiglia, che “emerge” da un lungo silenzio grazie anche a un concorso pianistico internazionale
Ritratto di Alessandro Scarlatti
È nato così, con una dedica a Domenico Scarlatti, per valorizzare l’identità storico-culturale della sua famiglia, il 1° International Piano Competition “Domenico Scarlatti” - Città di Trapani, inserito nell’ambito della Fondazione Alink – Argerich, Centro mondiale indipendente di informazioni e servizi per musicisti e concorsi.
Per un’intera settimana ha trasformato anche il palazzo del Comune in un complesso armonico di suoni, e voci, apprezzato dalle istituzioni e dai dipendenti, piacevolmente sorpresi dall’iniziativa e dalla presenza di pregiati pianoforti.
Un tributo ad Alessandro e Domenico Scarlatti, i più celebri rappresentanti della famiglia Scarlata di origine trapanese, avviato con un convegno dal titolo “Gli Scarlatti: una famiglia di musicisti da Trapani all'Europa”.
«Ringrazio l’associazione e la città di Trapani per aver voluto unire al concorso e alle performances un momento di riflessione storico di conservazione della memoria – dice la professoressa Anna Tedesco - per ricordare come la famiglia dei grandi musicisti Alessandro e Domenico Scarlatti sia di origini trapanesi.
Si è pensato per lungo tempo che Alessandro fosse nato a Trapani, ma negli anni Venti del ‘900 si è scoperto che era stato battezzato a Palermo perché è stato trovato l’atto, ma Pietro Scarlata era nativo di Trapani e sono stati da poco ritrovati documenti che attestano che anche lui era musicista; una notizia che non si conosceva.
Pietro sposò Eleonora d’Amato, che era imparentata con alti esponenti della cultura palermitana, il maestro di Cappella Vincenzo, e Paolo che era architetto. Alessandro ebbe quest’imprinting di una famiglia musicalmente e culturalmente importante, e poi si formò dapprima con il padre e, nel 1672, a 12 anni, si trasferì e sviluppo la sua carriera a Roma, a Napoli, ma fu anche a Firenze e Venezia.
Suo figlio Domenico ci fa arrivare fuori dall’Italia, perché oltre a essere stato a Roma al servizio di Maria Casimira regina di Polonia, si trasferì nella penisola iberica dove diventò il maestro di Maria Barbara di Braganza, per la quale scrisse le sue suonate. Alla famiglia appartennero anche Francesco e Giuseppe Scarlata».
Il concorso si è da poco concluso e la Commissione giudicatrice ha assegnato premi in denaro, e concerti, con borse di studio offerte da famiglie storiche del territorio siciliano, e da personalità del settore imprenditoriale e della finanza mondiale.
Ne è entusiasta il Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti, pianista di fama internazionale, pluripremiato in concorsi in tutto il mondo e Premio UNESCO per la cultura e l’arte, presidente dell’Associazione “Trapani Classica”: «Il concorso pianistico Internazionale Domenico Scarlatti è un sogno che seguivo da tanti anni – dice – per promuovere e diffondere la cultura musicale e fornire ai giovani partecipanti un’occasione stimolante e formativa oltre che di scambio e di confronto. Il padre di Domenico, Pietro, era di Trapani».
Un progetto di alto livello portato avanti con il contributo del consiglio direttivo dell’Associazione (composto dal Senatore Fabrizio Bocchino, dalle professoresse Antonella Parisi e Anna Maria Malerba, dai Maestri Giacometta Marrone d’Alberti, Dorotea Russo e Livia Ernandez e dal dottor Antonio Tartamella) e con Presidente di giuria il Maestro Marcella Crudeli, simbolo del pianismo italiano e Grande Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana.
L’evento ha suscitato l’entusiasmo degli amministratori trapanesi. «Vogliamo far crescere negli anni questa iniziativa che parte già con un altissimo livello grazie all’impegno del Maestro Marrone D’Alberti – ha detto l’assessore alla cultura, Rosalia d’Alì - che ringraziamo. Crediamo nell’importanza di tutelare e valorizzare la memoria di trapanesi illustri e di offrire al territorio, e ai giovani in modo particolare, l’opportunità di ascoltare l’esibizione di grandi talenti».
La città di Trapani ha una piazza Scarlatti, ma mai prima d’ora, si era indagato sull’origine di questo toponimo.
Oggi, grazie al concorso, sarà più semplice legare questo nome alla più poetica e precisa delle arti.
Per celebrare la famiglia Scarlatti – a partire dal rinomato Alessandro e dall'altrettanto illustre figlio Domenico, per arrivare alla figura del meno conosciuto Francesco, le cui alterne vicende lo portarono dapprima a cercare fortuna a Milano e presso la corte imperiale di Vienna, per poi trasferirsi a Londra e quindi a Dublino, dove morì in condizioni disagiate - oltre che da numerose città italiane, i pianisti sono arrivati a Trapani da Israele, dalla Russia, dal Kosovo, dall’Ucraina, dalla Cina e dalla Corea del Sud.
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