BANDI E OPPORTUNITÀ
Fare il Servizio Civile all'Asp di Palermo, 276 i posti: il bando e come presentare domanda
L'Azienda sanitaria dà 276 giovani l'opportunità di svolgere il servizio civile, ricevendo l'assegno di 507 euro. I dettagli su progetto, requisiti e come partecipare
Il progetto, promosso dall’Ente Aress Fabiola e denominato “Informazioni in circolo”, vedrà impegnati i giovani selezionati 5 giorni a settimana per complessive 25 ore.
Svolgeranno varie attività sociali: accoglienza e assistenza all’utenza; sportelli informativi e attività informative territoriali; supporto alla compilazione di modulistica per richiedere l’attivazione di servizi quali, ad esempio, l’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), servizi riabilitativi, esenzione ticket o prenotazione di esami e visite specialistiche.
In tutto sono 24 le strutture dell’Asp (10 a Palermo e 14 in provincia) che per 12 mesi accoglieranno 276 giovani di età compresa tra 18 e 28 anni (massimo 28 anni e 364 giorni) che, oltre a ricevere un assegno mensile di 507,30 euro, avranno – così come tutti coloro che prestano Servizio Civile Universale – la riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici e il riconoscimento del tirocinio universitario “nell’ambito specifico di intervento”.
Per presentare la domanda è obbligatorio essere in possesso di credenziali Spid con un livello di sicurezza 2.
La selezione dei volontari verrà effettuata direttamente dallo staff dell’Ente Aress Fabiola con risorse umane in possesso di specifica esperienza nella selezione del personale.
Per maggiori informazioni si invita a consultare il sito web di Aress Fabiola oppure telefonare al numero 091 8145381.
«L’obiettivo del progetto è di facilitare le procedure di accesso ai servizi dell’Asp di Palermo – ha sottolineato il commissario straordinario dell'Asp di Palermo, Daniela Faraoni – i giovani selezionati avranno una concreta opportunità di maturare un’esperienza umana e professionale utile per il loro futuro, collaborando e contribuendo al miglioramento della qualità dei servizi ed all’umanizzazione delle prestazioni assicurate dagli operatori dell’Azienda sanitaria».
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