Falcone e Borsellino in croce nei manifesti choc: sono apparsi in centro a Palermo
Trovati in città dei manifesti che rappresentano crocifissi i giudici uccisi dalla mafia nel 1992 Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: i "tituli crucis" sono San Giovanni e San Paolo

Il manifesto apparso a Palermo con Falcone e Borsellino in croce
Due manifesti, uno accanto all'altro, sono comparsi di mattina presto sui muri del centro di Palermo: due in salita Santa Caterina, proprio di fronte al Palazzo di città e altri due in via Maqueda. In uno c'è raffigurato Giovanni Falcone e nell'altro Paolo Borsellino. Entrambi sono crocifissi.
La città è sotto choc per aver visto due simboli della lotta alla mafia in croce: non si sa chi li abbia prodotti o affissi ma portano la firma "La Fayeth".
Nel corso della mattina la polizia ha presidiato la zona non permettendo a nessuno di scattare fotografie e successivamente è intervenuta anche la scientifica. I manifesti sono stati tolti subito dopo il sopralluogo delle forze dell'ordine.
Gli inquirenti sono dunque al lavoro per capire cosa si cela dietro a questo gesto dai contorni poco chiari. Non sarebbe a quanto pare da escludere che nelle prossime ore o, nei prossimi giorni, possano apparire altre raffigurazioni simili in città.
Nei giorni scorsi più volte i magistrati sono stati chiamati in causa dopo le pronunce della Corte europea dei diritti dell’Uomo e della Corte costituzionale contro l’ergastolo “ostativo”. Gli attentati del 1992 vengono spesso collegati al carcere duro per i mafiosi e alcune misure sono state inasprite dopo le stragi.
La città è sotto choc per aver visto due simboli della lotta alla mafia in croce: non si sa chi li abbia prodotti o affissi ma portano la firma "La Fayeth".
Nel corso della mattina la polizia ha presidiato la zona non permettendo a nessuno di scattare fotografie e successivamente è intervenuta anche la scientifica. I manifesti sono stati tolti subito dopo il sopralluogo delle forze dell'ordine.
Gli inquirenti sono dunque al lavoro per capire cosa si cela dietro a questo gesto dai contorni poco chiari. Non sarebbe a quanto pare da escludere che nelle prossime ore o, nei prossimi giorni, possano apparire altre raffigurazioni simili in città.
Nei giorni scorsi più volte i magistrati sono stati chiamati in causa dopo le pronunce della Corte europea dei diritti dell’Uomo e della Corte costituzionale contro l’ergastolo “ostativo”. Gli attentati del 1992 vengono spesso collegati al carcere duro per i mafiosi e alcune misure sono state inasprite dopo le stragi.
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