ITINERARI E LUOGHI
Eremi, chiese e riserve naturali: la classifica di tutti i "Luoghi del Cuore" in Sicilia
Vi sveliamo l'attesissima classifica del 12esimo censimento nazionale del FAI. Avete ancora tempo per votare con un click il posto dell'Isola che amate di più
Ad oggi il luogo in Sicilia al primo posto della classifica provvisoria è l’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina nel cuore dei Monti Sicani, a Santo Stefano Quisquina, provincia di Agrigento.
La foresta di querce secolari dentro cui è immersa è estremamente suggestiva. Il sito in questione custodisce una profonda spiritualità legata a Santa Rosalia, che qui visse come eremita.
Edificata nel 1772 grazie a donazioni di fedeli, è un complesso monastico che protegge la grotta sacra, recante un’antica epigrafe che testimonia la vita di devozione della Santa. Ogni anno, la prima domenica di giugno, è al centro di una grande festa che coinvolge l’intera comunità.
Sempre in provincia di Agrigento, molto votata anche la Torre di Gaffe, imponente esempio di architettura costiera risalente al XVII secolo, situata tra Licata e Palma di Montechiaro.
A metà strada tra Licata e Palma di Montechiaro, si erge su un promontorio, il quale separa due ampie spiagge. La torre in origine aveva la funzione di salvaguardare un opificio destinato alla lavorazione della canna da zucchero che, fino all’unificazione d’Italia, era abbondantemente coltivata nella pianura retrostante.
Segue il Viale dei tigli e Villa comunale di Santo Stefano Quisquina, spazio verde che accoglie i visitatori con un suggestivo viale alberato che conduce verso la valle del Magazzolo. Realizzato agli inizi del Novecento per iniziativa del medico Ignazio Attardi e di un gruppo di amici, rappresenta un patrimonio naturalistico e sociale di grande valore.
Ha ottenuto molti voti anche il Parco Regionale di Cava Ispica, situato tra Modica, Ispica e Rosolini, in provincia di Ragusa, uno stretto vallone solcato da un corso d’acqua.
Il Parco ospita anche un cimitero paleocristiano, con loculi e tombe ad arcosolio e un Gymnasium ellenistico con iscrizioni greche. Non meno significativo è il quartiere trogloditico del Cuozzu, che conserva resti della chiesa in grotta di Santa Maria, risalente all’epoca normanna.
Segue l’Ex Fornace Penna di Sampieri, frazione del Comune di Scicli, situata in un contesto paesaggistico molto suggestivo. Progettata dall’ingegnere Ignazio Emmolo in risposta alla richiesta di materiali per la ricostruzione dopo il terremoto di Messina del 1908, venne edificata nel 1912 in posizione strategica, vicino al mare.
Il sito è stato anche scelto come set della serie televisiva “Il commissario Montalbano”, che ha contribuito a farlo conoscere a un pubblico più vasto.
I più votati a Palermo e provincia
Il capoluogo siciliano è immancabile nella classifica, anche se ancora non raggiunge le vette sperate. Ma c'è ancora tempo per piazzarlo nella posizione giusta.
Tra i luoghi più apprezzati a Palermo e provincia ci sono la Chiesa degli Agonizzanti a Carini, la Chiesa Maria SS. Annunziata con il suo Giardino a Termini Imerese, la Chiesa Santa Maria di Campogrosso di Altavilla e Giardino della Zisa a Palermo.
La Chiesa degli Agonizzanti conserva dietro a un prospetto interamente rifatto agli inizi del Novecento un trionfo di decori tardo-barocchi.
Il tema dominante è la vita della Madonna. È possibile accedere alla cripta della confraternita, dove è ancora possibile osservare i colatoi per l’essiccazione dei cadaveri.
La Chiesa Maria SS. Annunziata a Termini un tempo era arricchita con opere molto pregiate come le tele di Vincenzo la Barbera o i dipinti che probabilmente risalgono alla scuola di Novelli che ora si trovano nel Duomo.
All'interno è ancora presente un gruppo marmoreo che raffigura la Sacra Famiglia, opera del palermitano Andrea Mancino e del carrarese Francesco Li Maistri.
Ad Altavilla Milicia c'è una chiesa normanna edificata alla fine dell'XI secolo per celebrare la vittoria sull'esercito arabo di Misilmeri. Si trattava di una chiesa fortificata che controllava la costa, accanto sorgeva un monastero basiliano con la funzione di convertire i musulmani dei villaggi limitrofi.
Il Giardino della Zisa a Palermo costituisce la naturale porta di accesso al castello della Zisa che rientra nel percorso arabo-normanno dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Tra il giardino e il palazzo si trova una cortina di dodici "dammusi" costruiti quando il terreno era adibito a baglio agricolo.
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