SPORT
Era "dura come una pietra" e l'acqua l'ha salvata: Xenia, la "nostra" campionessa paralimpica
È tornata dalle ultime Paralimpiadi di Tokyo con 4 medaglie tra cui un oro. La giovane atleta è nata a Palermo ed è figlia di una campionessa russa di Pallanuoto
Francesca Xenia Palazzo
Nel suo medagliere, infatti, ha messo ben 4 medaglie: un’oro nella staffetta 4X100 stile libero; un argento nei 200 misti; e due medaglie di bronzo, nei 400 metri stile libero e nella finale dei 50 stile libero S8.
La giovane atleta è nata a Palermo, nel 1998, ed è figlia di una campionessa russa di Pallanuoto; da quando ha 10 anni vive a Verona dove ha trovato l’ambiente ideale per riuscire a coltivare le sue capacità sportive.
Xenia Palazzo alla nascita ha avuto un'emorragia cerebrale a causa di una coagulazione intravasale disseminata, che le ha causato un’incompatibilità con le funzioni basilari, oltre a dover fare uso costantemente della sedia a rotelle. «Ho iniziato a nuotare, o comunque a muovermi in acqua, all'età di tre mesi - ci ha detto Xenia - a scopi terapeutici.
Non è stato mai facile, per imparare un movimento gli altri impiegavano due mesi, io impiegavo quattro anni, ma andavo comunque avanti e a 8 anni ho cominciato la fase agonistica».
È il 2012 l’anno dell’esordio sportivo, mentre tra le sue passioni ci sono la musica e la lettura dei libri. In occasione di Rio 2016 Xenia ha esordito con la sua prima paralimpiade, conquistando due finali, con un sesto e un ottavo posto, sia nei 200 stile e nei 100 dorso.
Nel 2018 durante i campionati di Dublino, ha conquista due titoli europei sia nei 200 misti che nei 400 stile, oltre alle due medaglie d’argento nei 50 e nei 100 stile.
«Non avrei mai pensato di ottenere risultati del genere, non me lo aspettavo. Ogni gara, ogni medaglia sono testimonianze di tanti sacrifici che portano ad un traguardo. Ho 23 anni e sono in acqua da 23 anni e tre mesi per raggiungere questi successi».
E proprio l’esperienza a Tokyo ha aggiunto un sapore nuovo alla vita di Xenia. «Non pensavo di poter superare i risultati precedenti, meno che mai speravo di portare a casa tante medaglie. Adesso me le guardo continuamente perché ancora forse non ci credo veramente neanche io. Finalmente ho realizzato quello che desideravo da anni, avendo le medaglie in mano me ne rendo conto».
Ma c’è da scommettere che questa giovane promessa del nuoto non si fermerà raggiungendo nuovi traguardi.
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