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È tra i palazzi di Palermo e non sai qual è la sua storia: il vecchio Baglio Benso-Orfanelli

Da decenni ormai i resti fanno da perimetro a un parcheggio, attirando spesso l’attenzione dei passanti, che si domandano quale storia abbiano quelle pietre

Danilo Maniscalco
Architetto, artista e attivista, storico dell'arte
  • 28 febbraio 2023

L'ex Baglio Benso-Orfanelli a Palermo

Due muri convergenti in pietra tufacea prevalentemente squadrata con otto finestre ad arco tompagnate, il portale barocco della chiesetta di San Vincenzo Ferreri non più esistente e la torre cinquecentesca cuspidata, sono tutto quel che resta della vecchia conurbazione agricola fortificata, intessuta lungo l’antica via Orfanelli poi divenuta via Gustavo Roccella.

È qui che la frenetica attività edilizia del dopoguerra ha inglobato come semplice "quinta urbana" i resti di questo presidio storico reso inerte testimone della bulimia palaziale della città novecentesca.

Da decenni ormai, i resti fanno da semplice perimetro al parcheggio condominiale attiguo, attirando spesso l’attenzione dei passanti che in transito dall’università o dai vicini presidi ospedalieri si domandano quale storia abbiano quelle pietre così diverse dal contesto abitativo subito attorno che ne amplifica l’importanza di “emergenza urbana” icona di preziose vestigia del passato.
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Dalla famiglia Ferreri, costruzione e fondo transitarono al volgere della temperie barocca ai padri Agostiniani e dunque alla famiglie Orfanello, Celestri e Benso di Verdura fino all’avanzamento della città in direzione dei margini del vicino fiume Oreto successivi al piano regolatore generale adottato nel 1962.

Punto iconico dell’intero quartiere, i resti del piccolo Baglio Benso-Orfanelli restano a testimonianza di una pianificazione urbana non sempre attenta alle potenzialità storico-artistiche del territorio, capace di configurazioni ottimali, fatta con retini su grandi tavoli da disegno, a scale di rappresentazione troppo grandi per cogliere la bellezza del dettaglio dei singoli conci di pietra protesi a generare ogni singolo arco ricevuto in dono dal nostro esemplare passato glorioso.
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