CURIOSITÀ
È primo in Italia e sesto nel mondo: il murale di Palermo che scala le classifiche
Il dittico ha conquistato la classifica della piattaforma Street Art Cities fino a diventare la prima opera italiana e la sesta a livello globale: vi sveliamo qual è
lI murales "Rusalia" allo Sperone di Palermo
Il suo nome è Rusulia ed è il murales simbolo del quartiere Sperone di Palermo che ha conquistato la classifica di Street Art Cities tra le 50 migliori opere di street art al mondo per il 2024.
Il dittico ha scalato la classifica della piattaforma specializzata Street Art Cities fino a diventare la prima opera italiana e la sesta a livello globale.
Rusulia è un tassello del mosaico che vuole essere nuova forma di espressione del quartiere che ha deciso di alzare la testa con fierezza contro il degrado e l’abbandono, per una rinascita collettiva.
L'opera, situata tra le vie Sacco e Vanzetti, civico 48, reinterpreta la Santuzza come simbolo universale di libertà femminile e di ribellione agli stereotipi sociali.
Mercoledì 11 febbraio, alle 17.00 è previsto un momento di condivisione in via Sacco e Vanzetti, davanti al murale.
L'artista in questione è Igor Scalisi Palminteri e con parole cariche di emozione, racconta il vero significato di questo traguardo: «Non nascondo che ho sperato di vincere, ma mi sono anche chiesto cosa significhi davvero vincere.
Ma se vincere significa dare voce a una comunità, raccontare una periferia che vuole cambiare, dimostrare che sempre più persone credono nella trasformazione – anche quelle che hanno perso la speranza – allora sì, abbiamo vinto».
Questo murale non è più mio, è dello Sperone - prosegue Igor -. È il ritratto di un quartiere che si riconosce in una nuova identità, che lancia un messaggio forte: le cose possono cambiare, anche dopo decenni di immobilismo.
Ma la nostra corsa non è finita. Dobbiamo continuare a stare dalla parte del cambiamento, delle periferie, degli emarginati, degli ultimi, di chi non ha voce, di chi non ha potere».
Questo straordinario progetto è stato possibile grazie alla Parrocchia San Marco Evangelista, che ha creduto profondamente nella forza di Rusulia.
Don Ugo Di Marzo, parroco della comunità pastorale Roccella-Sperone, ha celebrato questa vittoria con parole molto sentite: «Oggi vince Igor come artista, ma vince anche la Parrocchia e tutta la comunità dello Sperone, che ha lottato per questa opera.
Questa voluta insieme ad Aida Satta Flores, e ha contribuito con impegno e sacrificio, insieme agli sponsor che l’hanno sostenuta. Ma con lo Sperone vince anche tutta Palermo e, soprattutto, la nostra amata Santuzza!».
Rusulia dimostra che l’arte può trasformare la realtà, che un murale può diventare il simbolo di un quartiere che si riappropria della propria dignità e dei propri spazi.
Il dittico ha scalato la classifica della piattaforma specializzata Street Art Cities fino a diventare la prima opera italiana e la sesta a livello globale.
Rusulia è un tassello del mosaico che vuole essere nuova forma di espressione del quartiere che ha deciso di alzare la testa con fierezza contro il degrado e l’abbandono, per una rinascita collettiva.
L'opera, situata tra le vie Sacco e Vanzetti, civico 48, reinterpreta la Santuzza come simbolo universale di libertà femminile e di ribellione agli stereotipi sociali.
Mercoledì 11 febbraio, alle 17.00 è previsto un momento di condivisione in via Sacco e Vanzetti, davanti al murale.
L'artista in questione è Igor Scalisi Palminteri e con parole cariche di emozione, racconta il vero significato di questo traguardo: «Non nascondo che ho sperato di vincere, ma mi sono anche chiesto cosa significhi davvero vincere.
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Se vincere significa solo arrivare primi in una competizione, sarebbe una soddisfazione personale, ma nulla di più.Ma se vincere significa dare voce a una comunità, raccontare una periferia che vuole cambiare, dimostrare che sempre più persone credono nella trasformazione – anche quelle che hanno perso la speranza – allora sì, abbiamo vinto».
Questo murale non è più mio, è dello Sperone - prosegue Igor -. È il ritratto di un quartiere che si riconosce in una nuova identità, che lancia un messaggio forte: le cose possono cambiare, anche dopo decenni di immobilismo.
Ma la nostra corsa non è finita. Dobbiamo continuare a stare dalla parte del cambiamento, delle periferie, degli emarginati, degli ultimi, di chi non ha voce, di chi non ha potere».
Questo straordinario progetto è stato possibile grazie alla Parrocchia San Marco Evangelista, che ha creduto profondamente nella forza di Rusulia.
Don Ugo Di Marzo, parroco della comunità pastorale Roccella-Sperone, ha celebrato questa vittoria con parole molto sentite: «Oggi vince Igor come artista, ma vince anche la Parrocchia e tutta la comunità dello Sperone, che ha lottato per questa opera.
Questa voluta insieme ad Aida Satta Flores, e ha contribuito con impegno e sacrificio, insieme agli sponsor che l’hanno sostenuta. Ma con lo Sperone vince anche tutta Palermo e, soprattutto, la nostra amata Santuzza!».
Rusulia dimostra che l’arte può trasformare la realtà, che un murale può diventare il simbolo di un quartiere che si riappropria della propria dignità e dei propri spazi.
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