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È la Vigata di Montalbano, un (vero) gioiello: qual è uno dei centri storici più belli in Sicilia
Quando si parla di barocco si pensa subito a Noto, capitale per eccellenza di questa forma d’arte. Ma sempre in Sicilia orientale c’è un’altra perla. Scopriamola insieme
Duomo di San Giorgio a Ragusa
Quando si parla di barocco infatti si pensa subito a Noto, capitale per eccellenza di questa forma d’arte. Ma sempre in Sicilia orientale c’è un’altra perla del barocco, uno scrigno di tesori, un condensato di meraviglie tutte da scoprire.
Stiamo parlando di Ibla, il cuore antico della città di Ragusa, che trovò il massimo splendore con la ricostruzione avviata dopo il terremoto del 1693, che aveva colpito il Val di Noto, portando morte e distruzione. Ibla, dunque, è un esempio eccezionale dell’architettura barocca siciliana. Negli anni ha subito le tante influenze dei popoli che l’hanno dominata: dai Greci ai Romani, dagli Arabi ai Normanni.
Ma da cosa deriva il suo nome. Si racconta che, secondo tradizione, Ibla venne chiamata così dall’antica Hybla Heraia, arcaica colonia della Sicilia greca, situata nella Sicilia orientale ma priva di certa collocazione.
L’occhio attento del viaggiatore avrà avuto l’impressione di aver già visto questi luoghi. Infatti piazza Duomo è stato scenario naturale del set della famosa serie nata dalla penna di Camilleri, il “Commissario Montalbano”. Infatti questo luogo è la piazza centrale di Vigata.
Altri luoghi di questo centro storico sono noti agli amanti della fiction: il Circolo di Conversazione, edificio costruito nel 1850, frequentato dal dottor Pasquano e poi il ristorante di Montalbano, da Calogero, che nella realtà ha un altro nome. Il Duomo presenta una cupola sorretta da sedici colonne di gusto neoclassico.
È alta 43 metri ed ispirata a quella del Pantheon di Parigi. Per raggiungere il Duomo occorre salire la sua monumentale scalinata di 54 gradini. E poi la particolarità di questo edificio sacro è la sua posizione, obliqua rispetto alla piazza sottostante. Quasi a volerla nascondere allo spettatore, che per raggiungerla ne scopre pian piano l’imponenza.
L’edificio subì gravi danni dal terremoto: restò in piedi parte della facciata, alcune cappelle e parte della cappella maggiore. E poi i lavori per ricostruirlo dal 1739. La facciata del duomo è a tre ordini. Il portone centrale è scolpito con sei altorilievi, realizzati dall’artista palermitano Vincenzo Fiorelli, e raffigurano scene del martirio di San Giorgio.
C’è poi una vetrata colorata raffigurante San Giorgio nell’atto di uccidere il drago. Ai lati le statue di San Giorgio e di San Giacomo Apostolo. Il terzo ordine presenta un antico orologio e ai lati le statue di San Pietro e San Paolo.
Al suo interno la chiesa, a croce latina, presenta tre navate. Da ammirare le finestre chiuse da vetri colorati, che raccontano gli episodi del martirio di San Giorgio. Di pregio anche le cappelle decorate.
La chiesa è stata progettata dall'architetto Rosario Gagliardi, autore di moltissimi monumenti del Val di Noto. Un viaggio dunque con meta il centro storico di Ibla vi permetterà di apprezzare dei capolavori del barocco e di vivere in un’atmosfera fuori dal tempo.
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