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È in una delle 7 meraviglie di Palermo: dove ammirare l'affresco (rinato) di Santa Rosalia

Terminati i lavori di restauro, il capolavoro risplende in una delle chiese barocche più belle, famosa anche per la sua cupola che regala una vista pazzesca sulla città

Balarm
La redazione
  • 2 settembre 2024

L'affresco di Santa Rosalia nella cupola a lei dedicata nella Chiesa del Santissimo Salvatore

Un importante capolavoro torna a splendere in una delle sette meraviglie di Palermo, la chiesa del Santissimo Salvatore. È terminato il restauro dell'affresco settecentesco (di autore ignoto) raffigurante Santa Rosalia, sulla volta della cappella a lei dedicata.

I lavori, in occasione del 400° anno Giubilare Rosaliano, sono stati diretti dallo Studio Kéramos di Francesco Bertolino sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza di Palermo ed eseguiti da Andrea Vasile affidati allo Studio Kéramos Arte e Restauro, su volontà del rettore mons. Gaetano Tulipano e il contributo dell'associazione culturale "Sikalesh" e dell'associazione di volontariato Guardie del Tempio.

«Per onorare la nostra Patrona abbiamo ritenuto opportuno restaurare tale affresco andato in rovina - spiega il rettore - L'affresco ha riportato al suo antico splendore la figura della vergine Rosalia sposa dell'Agnello immolato per noi. Essa ci appare rivestita con una veste rossa e con un mantello blu attorniata da angeli in festa».
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È stato un ingente lavoro di pulitura: «La superficie era danneggiata in maniera irreversibile - spiega Francesco Bertolino, direttore dello Studio Kéramos - Abbiamo eliminato le ridipinture sopra tono, e mal eseguite. Dopo aver revisionato la superficie, con acqua demineralizzata, si è proceduto alla reintegrazione cromatica, rispettando le teorie del restauro».

Lo splendido affresco, restituito al suo fascino secolare mostra dunque la Santa in abiti Basiliani, a sancire la leggenda che la vede appartenere all'ordine dell'attiguo monastero. Rosalia, assorta nella preghiera, viene rappresentata nell'atto di posare un crocifisso in quello che potrebbe essere un cofanetto ligneo retto da un putto, nel quale, secondo tradizione, la Santa lasciò un rotolo scritto di suo pugno, come riporta l'iscrizione bilingue in marmo posta all'interno.

«Restituiamo un capolavoro alla città - afferma Maurizio Iozzia, presidente dell'associazione culturale Sikalesh. «L'affresco settecentesco di Santa Rosalia all'interno della chiesa del Ss Salvatore, assume duplice significato simbolico in quest'anno Giubilare, sia di devozione popolare, ma anche di legame storico con la chiesa stessa, essendo stata Rosalia Sinibaldi monaca basiliana del regio monastero».

La Chiesa del Santissimo Salvatore rappresenta uno dei massimi esempi di arte barocca con la sua decorazione a marmi mischi e tramischi, a contraddistinguersi dalle altre per la sua forma dodecagonale e la aggiunzione della funzione di auditorium negli anni '60 per la quale fu necessario ruotare l'asse prospettico per correggerne l'acustica.

Punto d'attrazione del complesso, l'omonima cupola, aperta a turisti e fedeli della città per una suggestiva panoramica della città.
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