FOOD & WINE

HomeNewsFood & Wine

È il tocco finale dopo una grande abbuffata: come fare a casa il limoncello siciliano

Il limoncello è il liquore del Sud Italia per eccellenza. Oltre ad essere servito dopo i pasti come "digestivo", è spesso usato anche per la preparazione di dolci e creme

Balarm
La redazione
  • 13 maggio 2020

Limoncello

Nonostante non sia stata la Sicilia a dargli i natali, nel quasi infinito novero dei prodotti tipici siciliani possiamo affermare che l'Isola rientra a pieno titolo tra le migliori produttrici di limoncello per l'abbondanza e la qualità dei suoi limoni.

Il segreto per un buon risultato non sta tanto nel procedimento o nella scelta dell'alcool, piuttosto nella selezione degli agrumi freschi e non trattati, per conferirgli un buon profumo e un gusto unico e deciso. Il momento migliore è a partire dalla fine di maggio, quando il verde della buccia cede il passo al giallo paglierino.

Un altro elemento chiave del successo di questo liquore risiede nel servirlo al tavolo, freddo. Il limoncello viene consumato generalmente dopo i pasti come digestivo, ma può essere utilizzato anche per bagnare o aromatizzare dolci, macedonie e gelati.

Ingredienti:

- 20 limoni non trattati
- 1 litro di alcool puro
- 700 gr di zucchero

Procedimento:

Per un buon Limoncello preparate 20 limoni non trattati per ogni litro di alcool puro, a cui assocerete 700 grammi di zucchero.

Aiutandovi con un pelapatate o con un coltellino, pelate i limoni tenendo solo la parte gialla della scorza. Prestate attenzione a non tagliare anche la parte più bianca.

Trasferite le scorze in un recipiente di vetro con coperchio e versate all'interno anche l'alcool: lasciate il tutto a riposo per 4 giorni.

Intanto preparate uno sciroppo con 1 litro di acqua naturale e i 700 grammi di zucchero. Al termine dei 4 giorni, filtrate il liquore di limone ottenuto e aggiungete la mistura di acqua e zucchero.

Versate il composto ottenuto in un paio di bottiglie da liquore, facendo colare il liquido da un imbuto. Lasciate riposare il tutto per un mese: dopo questo tempo, potrete servirlo freddo o a temperatura ambiente.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI