CRONACA
Dpcm, un punto sull'autocertificazione: serve o no il modulo per gli spostamenti?
C'è stata confusione sulla necessità, per i territori ad alto rischio in cui è vietato qualsiasi spostamento, di esibire i moduli di autocertificazione. Facciamo chiarezza
Il modello di autocertificazione da esibire ai controlli per giustificare gli spostamenti a causa del Covid-19
Il modulo è già disponibile sul sito del Viminale e per il momento è lo stesso che era stato predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre e che finora andava usato solo nelle regioni dove era stata stabilita la restrizione (Campania, Lazio e Lombardia).
C'è stata confusione nelle ultime ore a proposito tanto delle zone di colore diverso quanto della necessità di esibire il documento di autocertificazione durante i controlli di polizia a giustificazione degli spostamenti.
La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, aveva infatti dichiarato a Rai Radio3 che non c'erano indicazioni per le autocertificazioni al momento e che «anche il premier Conte non voleva andare in questa direzione».
Aggiungeva però che “se uno deve spostarsi in una zona rossa dovrà comunque dimostrare il motivo».
L’autocertificazione quindi servirà. Se lo spostamento è legato a un’urgenza non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va per motivi di privacy.
Il modulo servirà inoltre per entrare e uscire nelle regioni in zona rossa per "comprovate esigenze lavorative", per "motivi di salute" e per "altri motivi ammessi dalle vigenti normative".
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